Germinal Bio debutta nel mercato della pasta con una linea semintegrale, biologica, con grano italiano da filiera controllata, ottenuta mediante trafilatura ruvida. La scelta di produrre pasta risale a circa tre anni fa, quando la B-Corp di Treviso guidata da Emanuele Zuanetti ha acquisito la gestione operativa del Pastificio biologico A.S.T.R.A. BIO di Cremona. All’interno del recente impianto produttivo di 15.000 mq costruito in bioedilizia, dove funzionano tre linee di produzione (pasta lunga, pasta corta e nidi) e con una potenzialità produttiva di 25.000 tonnellate/anno, nascono quindi quattro referenze destinate agli scaffali della Gdo italiana.
NUOVI FORMATI BETTER FOR YOU
I nuovi formati di pasta – Spaghetti, Penne, Fusilli e Tortiglioni – completano l’assortimento di Germinal Bio, fino qui composto da prodotti dolciari e salati da forno, piatti pronti freschi e da una linea di pasta senza glutine (al riso e quinoa, al grano saraceno e mais, al mais e riso e quella al riso teff) presente nei canali specializzati.
“Il biologico nel segmento della pasta better for you che include integrale, Kamut, farro, base legumi sta diventando sempre più rilevante”, spiega Emanuele Zuanetti, Ceo e fondatore del Gruppo Germinal. “Negli ultimi anni si evidenzia infatti un calo nel consumo di pasta di semola a favore di nuove abitudini alimentari legate al benessere e all’esigenza di consumare meno ma meglio. Vengono avanti proposte alternative biologiche e ricche in fibre; da qui la scelta di sfidare questo mercato affollato e competitivo con un prodotto che, seppur commodity, è coerente con il Dna dell’azienda che ha sempre puntato su materie prime biologiche da filiere controllate”.
FOCUS SULLE FILIERE BIO LOCALI
In un mercato della pasta better for you che vale oltre 96 milioni e di cui il bio detiene il 35%, Germinal Bio ha scelto una produzione semintegrale, adatta a chi cerca un gusto meno marcato ma con i requisiti di benessere tipici della pasta integrale e con un contenuto di fibre pari a 5,7 g per 100 g: quasi il doppio rispetto a quello della pasta di semola. Questo percorso produttivo si traduce nella scelta di valorizzare le colture biologiche locali e potenziare l’economia circolare “in modo da garantire a tutti gli attori della filiera una giusta remunerazione e rafforzare tutti gli anelli della catena del biologico: dalla semina, raccolta, molitura, fino alla produzione della pasta”.
La nuova linea di pasta Germinal Bio è confezionata in un imballo di carta. Si conferma così l’impegno green dell’azienda, che negli ultimi quattro anni sta investendo nella sostituzione dei flowpack a favore degli astucci di carta e nell’impiego di confezioni in materiale compostabile; con l’obiettivo di ridurre del 75% entro il 2030 la plastica in tutti i packaging.