L’Italia è il terzo mercato per il consumo di salmone norvegese

L’import di prodotti ittici norvegesi ha sfiorato le 84.000 tonnellate nel 2023. Sempre più apprezzati anche baccalà e stoccafisso
L’Italia è il terzo mercato per il consumo di salmone norvegese

Secondo gli ultimi dati divulgati dal Norwegian Seafood Council – ente governativo che promuove i prodotti ittici norvegesi nel mondo – gli italiani consumano circa 137.000 tonnellate all’anno di salmone norvegese. Questo volume è dato sia dalle esportazioni dirette dalla Norvegia all’Italia sia da quelle via paesi terzi che lavorano questo genere di pesce.

Questo prodotto è molto apprezzato dai consumatori italiani tanto per ricette tradizionali quanto per piatti più di tendenza come sushi e poké, che hanno fatto lievitare i consumi negli ultimi anni. Senza tralasciare i valori nutrizionali, considerato che il salmone è un’ottima fonte di Omega 3 oltre che di vitamine A, D, e B12 essenziali.

NON SOLO SALMONE

I consumatori italiani mostrano un notevole apprezzamento anche per altri due prodotti simbolo della cultura gastronomica norvegese: stoccafisso e baccalà. Per il primo l’Italia è il mercato più importante: lo scorso anno ha importato dalla Norvegia quasi 2.000 tonnellate di stoccafisso norvegese – prelibatezza ottenuta dallo skrei, merluzzo artico essiccato all’aperto – per un valore di circa 50 milioni di euro.

Sempre nel 2023, gli italiani hanno consumato circa 1.671 tonnellate di baccalà norvegese (merluzzo salato oppure salato ed essiccato), facendo della Norvegia il secondo maggior fornitore per l’Italia dopo le Isole Fær Øer.

Queste eccellenze gastronomiche legano profondamente il Belpaese al regno scandinavo, e possono essere facilmente riconosciute grazie al marchio Seafood from Norway, garanzia di provenienza, tra i banchi della Gdo e di realtà come Decò Gourmet che ha dedicato a questi prodotti appositi corner.

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