Tre mesi di congedo parentale ai neo papà, telemedicina gratuita, continuo impegno per lo smart working. Sono queste le misure di welfare aziendale introdotte da Nestlé per migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti.
La filiale italiana della multinazionale svizzera può in un certo senso definirsi pioniera nel campo delle politiche di supporto alla genitorialità e di parità di genere, grazie soprattutto al programma “Nestlé Baby Leave”, il congedo di 3 mesi retribuito al 100% introdotto dall’azienda a partire dal 2022, destinato ai neo papà o caregiver, che mira anche a superare i retaggi socioculturali che tuttora investono neogenitori e datori di lavoro.
Degna di nota anche l’iniziativa “90 Giorni”, introdotta nel 2008, che offre ai genitori la possibilità di portare i figli in ufficio durante la chiusura delle scuole, garantendo per 6 settimane consecutive un’assistenza completa ai bambini durante le ore di lavoro. Nel solo 2023, inoltre, nel nostro Paese il gruppo ha contribuito al pagamento di 27 rette di asilo nido per i figli dei suoi collaboratori, per un ammontare di quasi € 75.000.
LE ALTRE INIZIATIVE A SOSTEGNO DEI LAVORATORI
Altre soluzioni introdotte dal Gruppo sono il FAB Working, il modello di smart working flessibile e bilanciato sviluppato internamente, e di cui usufruiscono oltre 2.000 delle sue persone, e il Nestlé Welfare Program (Wellnest), il nuovo programma di welfare aziendale che ha tra i tanti servizi l’Employee Assistance Program con cui dà alle persone del Gruppo la possibilità di ottenere un supporto in situazioni di stress per problematiche in diversi ambiti, quali quelle inerenti a tematiche di diritto civile o di famiglia.
E tra le novità lanciate dall’azienda nel 2024, grazie al rinnovo del contratto integrativo siglato con i sindacati c’è un servizio di telemedicina gratuito di cui le proprie persone e i relativi familiari possono usufruire per un consulto da remoto, disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con medici o specialisti riguardo a problemi di salute non urgenti. Questa attività si aggiunge al pacchetto di misure per la tutela della salute già offerte ai dipendenti e che include uno sportello di supporto psicologico, visite mediche di diverso tipo e un programma di prevenzione oncologica in collaborazione con diversi enti, tra cui LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori).
“Siamo convinti che la crescita della nostra azienda sia fortemente connessa al benessere di tutte le persone che lavorano, direttamente o indirettamente, con noi e, per questo, ci dedichiamo a migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità in cui operiamo – ha dichiarato Marco Travaglia, Presidente e Amministratore delegato Gruppo Nestlé in Italia –. Siamo stati e continuiamo a essere dei veri e propri apripista in materia di welfare aziendale e di supporto alla genitorialità, stimolando altre imprese a un cambio di passo e di mentalità nel mondo del lavoro. Per questo motivo, ritengo sia molto importante pesare non solo l’impatto economico di un’azienda, ma anche il suo impatto sociale. È la prossima sfida che intendiamo presentare a breve”.