Ponti, priorità alle politiche sostenibili

Nella relazione di impatto 2023 l’impresa di aceti balsamici e conserve di verdure illustra commitment e risultati raggiunti in materia di responsabilità sociale, ambiente e sicurezza alimentare
Ponti, priorità alle politiche sostenibili

Un impegno costante per contribuire attivamente al progresso sociale e alla salvaguardia dell’ambiente: è quello che Ponti ha presentato nella propria relazione di impatto 2023.

Ho messo sempre al centro della mia esperienza professionale e umana l’interesse della collettività”, commenta la Vice presidente Lara Ponti (nella foto). “L’impresa non deve creare valore solo per gli azionisti, ma per i dipendenti, il territorio e la società in cui viviamo. Deve contribuire al miglioramento e allo sviluppo, ampliando le opportunità per tutti, costruendo maggiore equità attraverso maggiore inclusività e rimuovendo gli ostacoli. Ponti intende battersi per contribuire a questi obiettivi perseguendo una crescita sostenibile e condivisa: una finalità che possiamo raggiungere mettendo a sistema il patrimonio unico delle nostre tradizioni con la spinta al cambiamento e all’innovazione che ci guida al futuro”.

Il Presidente Giacomo Ponti sottolinea: “Siamo fortemente convinti che si possa crescere solo in un’ottica solidale e comunitaria, in grado di relazionarsi con tutti i soggetti che a vario titolo sono interessati dall’attività della nostra azienda. Negli anni abbiamo centrato traguardi rilevanti, intervenendo sulla sostenibilità dei nostri prodotti e mantenendo ferma l’attenzione al benessere della nostra realtà di lavoro. Abbiamo fatto degli investimenti e altri ne abbiamo in programma, con l’obiettivo di migliorare in modo continuo le nostre performance, affinché queste producano un riflesso positivo tangibile socialmente”.

La governance della sostenibilità dell’azienda ha previsto obiettivi di ampio respiro, che spaziano dall’impatto sugli ecosistemi alla cura della dimensione lavorativa, fino alla partecipazione alla crescita del benessere delle comunità in cui Ponti opera. Una visione che sposa il perseguimento di quattro pilastri di sostenibilità essenziali che definiscono le priorità di Ponti: l’ascolto e la cura delle persone, l’attenzione alla qualità e alla sicurezza del prodotto, la protezione del territorio e delle sue risorse, la sostenibilità nel ciclo di vita del prodotto.

Nel 2023 Ponti ha ottenuto la certificazione B Corp, entrando a far parte di un movimento globale di aziende che operano in modo responsabile e sostenibile. Un riconoscimento che fa seguito alla trasformazione in Società Benefit del 2021, che conferma l’impegno a misurare e migliorare costantemente le performance ambientali e sociali, oltre che economiche.

Tra i progetti più importanti degli ultimi anni, le certificazioni di prodotto, la realizzazione della blockchain dedicata alla filiera dell’aceto di mele 100% italiane, la riduzione di plastica con l’introduzione di r-PET riciclato nel packaging primario, e il lancio sul mercato di prodotti da economia circolare come l’aceto di riso 100% italiano.

I PILASTRI DI SOSTENIBILITÀ PONTI: PERSONE

Da anni l’azienda opera per promuovere la parità di genere e l’integrazione retributiva. Nel 2023 il 42% del personale impiegato era costituito da donne, ed è stata colmata la distanza tra retribuzioni maschili e femminili: un risultato che si traduce in un +0,7% a favore delle donne rispetto la media nazionale pari al -6.2% (fonte: Istat, 2021).

Proseguono inoltre le politiche di welfare aziendale, con introduzione di iniziative di smart working e programmi di formazione continua per la crescita professionale dei dipendenti. Nel 2023, 35 lavoratori hanno beneficiato di politiche di lavoro flessibile con accordi individuali, con una media di 64 ore al mese di smart working, e sono state erogate nel complesso 1.590 ore di formazione, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha inoltre introdotto in via sperimentale fino al prossimo ottobre la settimana corta che prevede quattro giorni feriali senza riduzione di orario e tre di riposo per i dipendenti dell’area di produzione.

QUALITÀ E SICUREZZA DEI PRODOTTI

L’adozione del Sistema di gestione della qualità e sicurezza alimentare (Sgsa) è risultata essenziale per garantire prodotti sicuri e di alta qualità. In tutti gli stabilimenti di Ponti è presente un laboratorio di controllo qualità che realizza verifiche accurate su tutta la linea di produzione. L’azienda ha ottenuto diverse certificazioni che abilitano il costante monitoraggio del Sistema di gestione della qualità nel rispetto delle normative internazionali vigenti. Tra queste figurano la FSSC 22000 (Food Safety System Certification), la ISO 22000, la ISO 22005, e le Certificazioni di prodotto Aceto Balsamico di Modena Igp, Aceti speciali, Aceto di mele 100% italiane, Aceto di vino 100% italiano e Biologico-Organic.

PROTEZIONE DEL TERRITORIO

Lo scorso anno Ponti ridotto le emissioni in atmosfera (-22%) grazie all’ottimizzazione dei processi produttivi e al ricorso all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

L’uso di acqua è stato ridotto del -8% in virtù dell’implementazione di pratiche di gestione sostenibile delle risorse idriche e attraverso soluzioni di recupero delle acque di processo. In termini di consumo energetico si è ottenuto un risparmio sull’energia elettrica del 6% rispetto al 2022, grazie all’installazione di nuovi sistemi di efficienza energetica. Quest’anno è in programma l’installazione di pannelli fotovoltaici negli stabilimenti di produzione delle conserve di Ghemme e Anagni.

SOSTENIBILITÀ DEL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI PONTI

Nel 2023 sono state sviluppate nuove soluzioni di packaging sostenibile per ridurre l’impatto ambientale. In particolare, la bottiglia di aceto di vino classico in PET ha conosciuto una nuova evoluzione nella forma, che ha contribuito alla riduzione del peso complessivo di 24 grammi. Per l’Aceto di mele 100% italiane Ponti ha sviluppato un disciplinare che permette la tracciabilità completa in tutte le fasi del processo delle mele fresche lavorate per la produzione del sidro, trasformato in aceto negli acetifici di Ghemme e Dosson. Una produzione di filiera locale che il consumatore può consultare direttamente dal QR code presente sull’etichetta di ogni bottiglia, che include le informazioni essenziali relative al prodotto quali data di raccolta, comune di provenienza, e varietà di mele, in virtù del disciplinare di tracciabilità verificato e validato dall’ente di certificazione Sgs.

Inoltre, nel caso dell’Aceto di riso 100% italiano Ponti ha realizzato una certificazione di filiera che permette di ricostruire il percorso di lavorazione dalle materie prime impiegate – le rotture di riso piemontese – scansionando il QR code collocato in etichetta. Quello che sarebbe uno scarto di produzione, ammesso alla vendita con altri usi, viene trasformato in sciroppo e, dopo la fase di fermentazione, in aceto di riso di alta qualità.

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