Findus e Lifegate insieme per il Pianeta

LifeGate, in collaborazione con l'azienda del frozen, presenta un vademecum con sei comportamenti virtuosi e attenti all’ambiente
Findus e Lifegate insieme per il Pianeta

In un pratico vademecum LifeGate, network di informazione e servizi di consulenza per un futuro sostenibile, in collaborazione con Findus, azienda leader nel settore dei surgelati, raccoglie comportamenti virtuosi che ognuno di noi può mettere in pratica per azioni quotidiane più consapevoli, capaci di contribuire a diminuire le emissioni di CO2e. Dall’utilizzo di lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, all’attenzione alle diciture riportate sui prodotti alimentari per evitare sprechi, fino alla scelta consapevole degli abiti che acquistiamo, passando per le proprie preferenze a tavola: sono diversi i comportamenti virtuosi che tutti noi possiamo adottare quotidianamente, impegnandoci ad essere più consapevoli del nostro impatto sull’ambiente in termini di CO2e.

I BENEFICI DEL PLANT BASED

E come è coinvolto il mondo food in questa sfida per la sostenibilità? Il vademecum evidenzia come cruciali le scelte alimentari consapevoli, che ognuno di noi può adottare. E lo fa, fra le altre cose, evidenziando come la carbon footprint (misura che esprime in CO2e il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto) di un burger Green Cuisine di Findus sia mediamente più bassa di sette volte rispetto ad un burger di carne (-85%) senza per questo rinunciare a gusto e soddisfazione del palato. Sempre prendendo come riferimento un tradizionale burger di carne, il terreno usato è 4 volte inferiore nella produzione del burger Green Cuisine (-71%) ed ha un consumo di acqua 6 volte inferiore (-77%).

UNA MONGOLFIERA PER AUMENTARE LA SENSIBILITÀ

A supporto di questa iniziativa, a fine luglio ha preso il volo una mongolfiera sui cui Findus ha deciso di evidenziare i benefici in termine di riduzione di emissioni di CO2e per la produzione del Burger Green Cuisine rispetto ad un tradizionale burger di carne.

“L’impegno per minimizzare la Carbon Footprint è sicuramente una priorità, e, soprattutto, è un obiettivo alla portata di tutti, a partire dalle scelte alimentari che ognuno di noi può adottare. Questo il messaggio che abbiamo voluto lanciare organizzando il volo della mongolfiera “Green Cuisine”, su cui abbiamo scelto di evidenziare i benefici in termini di riduzione di emissioni di CO2e per la produzione del Burger Green Cuisine rispetto ad un tradizionale burger di carne. Ormai 4 anni fa, Findus ha lanciato la linea Green Cuisine con l’intento di intraprendere una vera e propria rivoluzione alimentare. Si tratta di prodotti pensati per tutti coloro che vogliono contribuire ad un mondo più verde, partendo da piccoli gesti quotidiani, offrendo opzioni gustose per una dieta a base vegetale” ha dichiarato Alessandro Solazzi, Cluster Marketing Director Southern Europe Findus.

GLI ALTRI PUNTI DEL VADEMECUM

Ma essere green non passa solo dal plant based: gli altri punti del vademecum, infatti, vanno dalla lotta allo spreco alimentare alla gestione virtuosa degli elettrodomestici, rinunciando allo “stand by” che rappresenta fino al 10% del consumo totale di energia elettrica di una famiglia, contribuendo significativamente alle emissioni di anidride carbonica. Riflettori anche sulla scelta delle fibre naturali per gli abiti, al posto di quelle sintetiche perché Per ogni tonnellata di cotone tessile tradizionale, si emettono circa 6 kg di CO2e, mentre per il cotone biologico la cifra scende a soli 2 kg. Bisogna fare ancora più attenzione al poliestere, che invece emette dai 7 ai 9,5 kg di CO2e per tonnellata. E parlando di abbigliamento, usare la lavatrice a a 30°C invece che a 40°C può fare risparmiare fino a 27 kg di emissioni di anidride carbonica all’anno, mentre usare una lavastoviglie a pieno carico permette di ridurre le emissioni di anidride carbonica fino a circa il 61% per ogni ciclo rispetto al lavaggio manuale.

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