Bonduelle Italia, IV gamma e piatti pronti al centro degli investimenti

Nel sito produttivo di San Paolo d’Argon (BG), il più grande in Europa dedicato al fresco, si lavorano fino a 134 milioni di confezioni l’anno. Fra queste, le insalate e i piatti pronti, un business che in Italia continua a dare soddisfazioni
Bonduelle Italia, IV gamma e piatti pronti al centro degli investimenti

La notizia di una possibile cessione di Bonduelle delle attività legate alle insalate in busta in Francia e in Germania non tocca l’Italia. La conferma arriva da Federico Odella, Amministratore delegato Bonduelle Italia, che sgombra il campo da eventuali dubbi. “Insalate e piatti freschi sono un business strategico per Bonduelle Italia. I consumi delle referenze di IV gamma sono stabili e, anzi, nel periodo estivo, complici anche le temperature elevate, abbiamo registrato un aumento delle vendite. Mentre, per quanto riguarda, le insalate e i piatti pronti in ciotola il trend di crescita a volume è a doppia cifra”.

In questo contesto l’azienda ha investito anche sulle novità di prodotto presentando lo scorso maggio due nuove linee: le Pastallegre e le Ciotole Benessere. “Referenze che – precisa l’Ad – rispondono ai bisogni di chi desidera pasti completi, sani e gustosi a un prezzo accessibile, in un momento in cui l’inflazione rimane alta. I risultati ci stanno premiando e a oggi abbiamo già guadagnato 5 punti di quota”.

UNO STABILIMENTO ALL’AVANGUARDIA

Sicurezza, freschezza e sostenibilità sono le voci più importanti per chi opera nella filiera della IV gamma e Bonduelle Italia continua a rafforzare il suo impegno in queste aree grazie ai due stabilimenti situati a San Paolo d’Argon (Bergamo) e Battipaglia (Salerno). In particolare, il primo rappresenta una vera eccellenza essendo il più grande in Europa per il fresco, e il più nuovo. Si sviluppa, infatti, su una superficie di oltre 22.000 metri quadri e riesce a lavorare fino a 134 milioni di confezioni l’anno.

“Il tutto – sottolinea Stefania Grazianetti, Direttore qualità e Csr manager Bonduelle Italiagarantendo la massima sicurezza alimentare e il contenimento dei rischi, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate e ambienti separati per evitare cross contaminazioni fra gli alimenti. Un altro aspetto importante da sottolineare è che il ciclo di vita, dal campo alla busta, dura al massimo meno di 24 ore, durante le quali il prodotto è costantemente sotto controllo”.

DAL CAMPO ALLA BUSTA, LE TECNOLOGIE CHE MIGLIORANO IL PRODOTTO

Per Bonduelle la qualità nasce innanzitutto sul campo e per questo l’azienda opera in stretta partnership con OP Oasi, l’associazione di produttori agricoli dedicati alla produzione di materie prime specificamente destinate alla IV gamma, condividendo i principi dell’agricoltura rigenerativa che promuove pratiche agricole innovative e responsabili che contribuiscono a preservare la salute del suolo e la biodiversità. L’obiettivo è ridurre, se non eliminare del tutto, l’uso dei fitofarmaci dalle coltivazioni a residuo zero, promuovendo la rotazione colturale che consente di variare periodicamente il tipo di ortaggi coltivati, riducendo così la necessità di trattamenti chimici; oltre a selezionare le varietà vegetali più adatte a crescere senza l’ausilio di trattamenti.

Fondata nel 2005 Op Oasi raccoglie al suo interno eccellenze agricole distribuite sul territorio nazionale: in tutto 45 aziende agricole certificate (Global Gap, Grasp, Leaf, Rete del Lavoro agricolo di qualità, SQNPI) con 465 ettari di serre e 625 di campi aperti in 10 Regioni italiane (Campania, Lombardia, Abruzzo, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Marche, Puglia, Sicilia, Lazio). Fra queste, La Vallere, situata nelle immediate vicinanze dello stabilimento di San Paolo d’Argon, che con i suoi 33 ettari di superficie è il più importante produttore di baby leaf di Op Oasi.  

UN IMPEGNO NEI CONFRONTI DEL PIANETA

La sostenibilità ambientale non si misura solo sul campo, ma anche in termini di consumi energetici e idrici e di scelte di packaging green. A questo proposito Bonduelle ha avviato iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale in termini di consumi idrici, emissioni di CO2 e materiali fossili. Negli ultimi tre anni Bonduelle in Italia ha infatti abbassato del 12% i consumi di energia (in kWh) e del 13% le emissioni di CO2. Non solo, entro il 2035, il Gruppo Bonduelle si impegna a ridurre del 38% le emissioni di gas serra dirette e indirette (Scope 1 e 2) e del 30% le emissioni di gas serra indirette derivanti dalle attività a monte e a valle dell’azienda (Scope 3).

Sempre negli ultimi tre anni, gli stabilimenti di Bonduelle in Italia hanno ridotto del 15% il consumo di acqua ed è stata diminuita del 7% la quantità di materiali di origine fossile utilizzata per le confezioni dei prodotti. Tutti i packaging sono ad oggi riciclabili e, per quelli dei prodotti freschi in Italia, la percentuale di materiale riciclato utilizzato è aumentata dal 12 al 20 per cento.

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