Il Consorzio del Prosciutto di Carpegna Dop prevede di chiudere il 2024 con una crescita del giro d’affari del +5%, in particolare grazie “all’aumento dell’export e ad una diversificazione dei prodotti”, come sottolinea a Pambianco Wine&Food Marco Pulici, Vice presidente del Consorzio e Direttore del Prosciuttificio di Carpegna.
Il 2023 si è concluso in linea con l’anno precedente, riportando un giro d’affari di 15 milioni di euro e volumi per 888 tonnellate. Questi ultimi sono calati, ma il focus delle vendite è stato spostato dal prodotto intero a quello affettato, “puntando più sulla qualità con un prezzo medio più alto, che ha permesso al fatturato di rimanere stabile sui numeri dell’anno precedente”. Attualmente il canale di vendita prioritario è la Gdo (84% sui volumi totali), seguita dalla vendita al dettaglio con il 5% e dal settore Horeca con il 4 per cento.
FONDI PER LA COMUNICAZIONE IN USA E AUSTRALIA
L’export vale circa il 7% delle vendite – concentrate soprattutto in Stati Uniti, Australia, Belgio e Francia – e tra gli obiettivi del Consorzio c’è l’incremento di questa quota anche grazie ad un finanziamento comunitario ottenuto per il periodo 2024-2026, che verrà utilizzato per promuovere il prodotto negli Usa e in Australia. “In Australia il nostro prodotto è molto riconosciuto, essendo una Dop tra le migliori qualità, sia in termini di prosciutto intero sia in termini di affettato e ci sta dando delle buone soddisfazioni”, afferma Pulici.