Quest’anno i risultati della campagna di raccolto di Agromonte hanno registrato un incremento del 35% di materia prima proveniente da terreni di proprietà, nonostante la sfida climatica della siccità. Anche per il 2024, si evidenzia il legame indissolubile tra la produzione e la trasformazione made in Sicily.
“I nostri pomodori sono il risultato di un lavoro artigianale, nel rispetto della natura e delle antiche tradizioni della Sicilia. Ogni passaggio, dalla semina alla trasformazione della materia prima è svolto con cura per garantire un prodotto di altissima qualità. Il 2024 è stato un anno positivo: siamo riusciti a mantenere l’eccellenza che ci contraddistingue e che i nostri clienti conoscono e apprezzano, grazie all’impegno di esperti, professionisti e alla forza del nostro territorio. Nonostante le sfide climatiche di quest’anno dovute alla siccità, abbiamo mantenuto standard molto elevati e ci riteniamo davvero soddisfatti”, ha dichiarato Marco Arestia, Direttore di stabilimento e produzione Agromonte.
UNA FILIERA CORTA E SOSTENIBILE
Il pomodoro ciliegino Agromonte offre la garanzia della provenienza da una filiera corta e sostenibile in cui il prodotto viene lavorato entro 24 ore dalla raccolta per conservarne tutta la freschezza e le proprietà. La coltivazione a km zero garantisce così la tracciabilità completa del prodotto, ma anche il controllo diretto dell’intero ciclo produttivo. Grazie alla filiera corta Agromonte riesce a ridurre in modo significativo l’impatto ambientale e ad abbassare le emissioni legate al trasporto e alla logistica – risparmiando fino a 130.000 km – e favorendo così un sistema etico e sostenibile.
E allo stesso tempo valorizza la vicinanza indissolubile tra l’azienda e il luogo di appartenenza, con un’attenzione particolare alle risorse locali e alla promozione di pratiche che tutelano la biodiversità e favoriscono lo sviluppo di un’economia circolare.