È Giuseppe Masturzo (nella foto) il nuovo presidente del gruppo Olio di sansa di Assitol. Succede a Michele Martucci, che diventa Vice presidente del gruppo proseguendo il suo impegno in Eurolivepomace, la confederazione europea del settore. Alla vicepresidenza approda anche Silvio Borgioli, amministratore dell’azienda toscana Italcol. “Il nostro obiettivo sarà quello di dare nuova forza e visibilità ad un settore maturo come quello della sansa, che ha saputo reggere l’urto delle ultime, difficili campagne olearie”, commenta Masturzo.
Classe 1958, laureato in Economia all’Università Federico II di Napoli, il neo Presidente del gruppo Olio di sansa di Assitol è l’amministratore di diverse aziende del Gruppo oleario Masturzo, tra cui la Inol Srl, azienda operante a Venosa (Potenza), attiva nel settore del sansa dal 1949.
“Storicamente i sansifici rappresentano un segmento importante del mondo olivicolo-oleario – spiega Masturzo – siamo creatori di valore aggiunto perché, pur non essendo destinatari di alcun sostegno, da un sottoprodotto come la sansa vergine produciamo un olio alimentare. In questo modo l’intera filiera dell’olio d’oliva diventa un circolo virtuoso e sostenibile”.
Sottoprodotto della lavorazione delle olive in frantoio, la sansa è impiegata per produrre olio alimentare e, in tempi più recenti, biomasse. Quello che si potrebbe considerare uno scarto, viene invece valorizzato dal lavoro delle aziende che trasformano la sansa vergine e ne estraggono un olio destinato all’alimentazione, oppure un combustibile di origine vegetale, con evidenti vantaggi ambientali. L’olio di sansa fa quindi parte a tutti gli effetti della famiglia degli oli d’oliva, con i quali condivide il contenuto elevato di acidi grassi monoinsaturi.
Da sempre l’olio di sansa ricopre il ruolo di apripista dell’olio d’oliva nei nuovi mercati esteri, in particolare nei paesi non ancora abituati al gusto dell’extravergine. “Negli ultimi anni le aziende hanno affrontato gli effetti negativi della siccità e dei rincari – afferma Masturzo – ma siamo riusciti a mantenere posizioni anche nell’export, a conferma della resilienza del nostro comparto”.
La vocazione dei sansifici resta comunque squisitamente alimentare. “Possiamo ben dire di aver promosso il principio del ‘food first’ – osserva il neo Presidente – ben prima che diventasse uno dei principi della UE. In vista della transizione ecologica lo abbiamo sostenuto anche a Bruxelles, ottenendone il rafforzamento all’interno della direttiva Red III. Ed è su questa linea che intendiamo impegnarci, in Italia come in Europa”.