Il futuro del Gruppo Bauli è racchiuso nei fermenti del suo prezioso lievito, base imprescindibile di pandori e panettoni a lievitazione naturale prodotti nello stabilimento Castel D’Azzano (Verona) e oggi anche nuovo asset strategico dell’azienda veronese. Proprio la pasta madre dell’azienda veneta, infatti, è protagonista del cortometraggio ‘1996 – La fabbrica sta bruciando’ scritto e diretto da Pietro Castellitto e presentato a Verona 28 anni dopo l’incendio che colpì la fabbrica veronese.
UNA TRAMA AVVINCENTE PER ‘FUTURA’
Il film ha per protagonisti un giovane Michele Bauli, oggi Presidente del Gruppo, e il tassista che l’8 ottobre 1996 lo accompagna allo stabilimento in fiamme. I due personaggi si incrociano e si riflettono nella storia del pandoro Bauli e nel salvataggio del lievito – ribattezzato ‘Futura’ – da parte di una coraggiosa operaia.
“L’incendio del 1996 è una pagina della nostra storia che ci ha segnati profondamente, rivelando il valore del nostro personale e l’affetto della comunità –afferma Michele Bauli, Presidente Gruppo Bauli –. Oggi sono orgoglioso della resilienza del Gruppo e della nostra capacità di crescita: l’innovazione e l’adattamento fanno parte del nostro Dna, con Futura che rappresenta una tradizione in continua evoluzione”.
“In un anno di grande rilancio del brand Bauli dal punto di vista della comunicazione, abbiamo voluto dedicare un vero e proprio cortometraggio a un momento che ha segnato un punto di svolta per la storia della nostra azienda”, commenta Luca Casaura, Chief marketing officer Gruppo Bauli. La collaborazione con Pietro Castellitto andrà avanti: “Ci saranno molti altri spot” annuncia Casaura, che aggiunge: “È il momento giusto per raccontare la storia dell’azienda e rilanciarla. Questo cortometraggio e i nuovi spot arrivano in un momento di forte crescita e innovazione, anche di prodotto”.
LIEVITO MADRE, ASSET CENTRALE PER CRESCERE ALL’ESTERO
“Nasciamo da quel lievito madre e vogliamo che diventi il nostro punto di differenziazione rispetto ad altri concorrenti a livello internazionale che per tradizione non lo hanno”. Futura diventerà, quindi, l’asset per “crescere e differenziarci sul mercato internazionale. Il mondo del bakery è molto grande, ma in pochi utilizzano il lievito madre perché è un ingrediente complesso da gestire ed è costoso”, aggiunge il Presidente che guarda soprattutto all’Europa, al Nord America e all’India, dove Bauli ha già una fabbrica.
INVESTIMENTI DA 82 MILIONI DI EURO PER IL RILANCIO
A più di cento anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1922, il Gruppo Bauli punta a una svolta strategica, maturata anche grazie alla nomina nel 2023 di Fabio Di Giammarco, Ad del Gruppo, e all’ingresso di nuovi manager. L’obiettivo ambizioso è passare dagli attuali 645 milioni di euro (anno fiscale giugno 2024) al miliardo di euro di fatturato entro il 2030 attraverso un piano di rilancio basato su tre direttrici: oltre all’espansione all’estero, centrali saranno i nuovi prodotti e il presidio del canale out of home. L’operazione è supportata da un investimento di 82 milioni di euro per il biennio 2024-2025.
BAULI AL CENTRO DELLA STRATEGIA E MOTTA BRAND PREMIUM
Per quanto riguarda i brand, Bauli diventerà la ‘capogruppo’, forte di un alto livello di awareness, ottimizzando la propria offerta e andando a includere anche alcuni prodotti iconici come Buondì e Girella. Il Dna del marchio sarà ricostruito attorno al concetto del lievito madre. Motta subirà un vero e proprio riposizionamento: con la sua expertise pasticcera su alcuni dei prodotti più iconici in Italia, a partire dal Panettone di Milano, diventerà il brand premium del Gruppo.
Il riposizionamento si configura come un impegno con i consumatori e i retailer per ridare valore ai lievitati da ricorrenza e ai prodotti che hanno come ingrediente principale il lievito madre, aprendo la strada anche a novità di prodotto esclusive che saranno a breve sugli scaffali. In portafoglio rimangono anche i brand Alemagna, Bistefani e Doria, mentre non sono previste nuove acquisizioni.
IL FORMAT MINUTO BAULI CRESCE
Prosegue anche l’espansione del Gruppo veronese nel canale out of home con la rete di punti vendita Minuto Bauli, che conta oggi 13 location e in cui è possibile gustare il prodotto sfornato al momento. “Il Minuto ci consente di avere un rapporto diretto con il consumatore. Piace molto e vogliamo espanderlo all’estero. Tra alcuni mesi è prevista l’apertura di un punto vendita all’estero, poi continueremo. È ancora tutto da sviluppare, per il momento abbiamo settato il modello, ora andiamo a implementarlo”, conclude Michele Bauli.