Un settore in salute che guarda al futuro, puntando su innovazione e ricerca, e che auspica una regolamentazione armonizzata a livello europeo per rendere le imprese italiane sempre più competitive e all’avanguardia. Se ne è parlato oggi a Roma nel corso dell’Assemblea annuale di “Integratori & Salute”, parte di Unione Italiana Food nonché realtà nazionale più rappresentativa del settore degli integratori alimentari, che conta circa 200 aziende nazionali e multinazionali.
La ricerca e il mantenimento del benessere fisico e mentale sono valori portanti per gli italiani e stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore. In questo scenario, il ruolo degli integratori alimentari riveste una centralità crescente. Nell’ultimo anno, sono quasi 30 milioni gli italiani adulti (73%) che hanno utilizzato integratori alimentari almeno una volta e più di otto su dieci (83%) li hanno usati nel corso della propria vita (fonte: Future Concept Lab, 2022).
“Oggi registriamo una crescita del settore degli integratori certamente più contenuta rispetto agli anni passati, soprattutto se guardiamo al periodo pandemico, ma parliamo comunque di un mercato che è ormai divenuto molto più solido e maturo”, afferma Germano Scarpa, Presidente di Integratori & Salute. “Le persone che si avvicinano al consumo di integratori continuano ad aumentare, e chi li usa già dimostra una fedeltà crescente, ampliando anche la gamma di integratori utilizzati. Si tratta di un segnale estremamente positivo per l’intero comparto; tuttavia, questo progresso sembra essere in netto contrasto con la situazione normativa a livello europeo. È auspicabile, pertanto, un’armonizzazione delle regole sugli integratori a questo livello, perché oggi ci troviamo di fronte a una regolamentazione frammentata che penalizza l’innovazione nel nostro Paese. Anche i processi di registrazione di nuovi nutrienti, come i ‘novel food’, vengono gestiti con metodologie ormai superate rispetto alle attuali conoscenze; una loro semplificazione comporterebbe enormi benefici sia per il settore sia per i cittadini”.
ITALIA, LEADER EUROPEO NEL MERCATO DEGLI INTEGRATORI
Gli ultimi dati economici disponibili confermano il buon andamento del settore. Secondo un’elaborazione di Unione Italiana Food su dati New Line, nel 2023 il fatturato del comparto ha raggiunto i 4,5 miliardi di euro e le vendite avolume hanno sfiorato le 300.000 tonnellate. L’Italia si conferma il primo mercato europeo, con una quota del 26% del fatturato totale, seguita da Germania (19%) e Francia (15%).
Il canale di vendita di gran lunga prevalente rimane quello delle farmacie, con un valore di 3,5 miliardi di euro pari al 78% del totale, seguito a grande distanza da Gdo (con un’incidenza del 7,7%), parafarmacie (7,6%) e canale online (6,9%). Il mercato degli integratori alimentari è in forte crescita anche a livello mondiale. Secondo i dati presentati da Intesa Sanpaolo nel corso dell’evento, gli scambi internazionali sono quasi triplicati negli ultimi quindici anni.
L’Italia ha acquisito nel tempo una crescente specializzazione nel settore. Nel 2023 le esportazioni italiane sono cresciute raggiungendo 1,9 miliardi di euro, con un saldo commerciale ampiamente positivo (894 milioni). Nei primi sei mesi del 2024, nonostante il rallentamento generalizzato del commercio mondiale l’export di integratori alimentari dell’Italia ha mostrato un’ulteriore crescita a doppia cifra, meglio dei principali competitor europei.