PAC 2000A Conad, un esempio virtuoso di crescita nel Centro-Sud

Con un tasso di crescita medio annuo del +11,6%, la cooperativa di Conad che opera in Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia si afferma come capo filiera del tessuto agroalimentare locale
PAC 2000A Conad, un esempio virtuoso di crescita nel Centro-Sud

Oltre 7 miliardi di euro di fatturato alle casse, frutto di un tasso di crescita medio annuo del +11,6% nell’ultimo quinquennio, 1.616 punti di vendita, 19 centri logistici e 91 mila posti di lavoro diretti, indiretti e indotti attivati nel 2023, pari allo 0,4% dell’occupazione italiana. Sono alcuni dei numeri emersi da uno studio, realizzato da TEHA Group di The European House – Ambrosetti, che delineano il “peso” di PAC 2000A Conad, la più grande cooperativa del consorzio Conad, per dimensioni e fatturato, con una rete di vendita che si estende su 5 regioni: Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. I dati sono stati presentati ieri a Roma, nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica, in un panel, per poi essere dibattuti in due tavole rotonde, davanti a una platea di 150 partecipanti.

UN RUOLO DI CAPO FILIERA

Oggi PAC 2000A Conad occupa il 37° posto nella classifica nazionale delle aziende italiane industriali e di servizi per fatturato (nel 2018 era al 42°) ed è nella top 10 di quelle con sede legale nelle 5 regioni in cui opera.

“Un esempio di successo nel settore della Grande distribuzione italiana nel Centro-Sud, che la affermano come capo-filiera del tessuto agroalimentare locale”, ha sottolineato Valerio De Molli, Managing partner & Ceo di The European House – Ambrosetti e TEHA Group, presentando i risultati dello studio. “L’impatto diretto, indiretto e indotto generato dalla cooperativa nelle 5 Regioni in cui opera – ha aggiunto – vale oltre lo 0,7% del Pil territoriale e quasi l’1% dell’occupazione totale attivata. Risultati davvero significativi per un singolo operatore, che si sostanziano anche attraverso costanti investimenti negli anni: dal 2018 a oggi, le risorse investite da PAC 2000A Conad ammontano a circa 600 milioni di euro”.

SPIRITO DI SQUADRA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

“Crescere nell’area in cui siamo presenti non è facile e sono poche le aziende che riescono a farlo. Il nostro successo nasce dall’essenza cooperativa e dal legame profondo con i nostri 1.083 soci. Perché per fare risultato è fondamentale lo spirito di squadra. Siamo partiti in pochi, nel 1972, con grandi sogni e risorse limitate, ma il vero segreto è sempre stato credere nelle persone e nel loro potenziale. In questi 50 anni, grazie alla dedizione e al senso di appartenenza di tutti, siamo riusciti a crescere costantemente. Puntando su innovazione e formazione, abbiamo creato valore per i territori, rimanendo fedeli alla nostra missione di crescita condivisa e sostenibile, cercando sempre di conoscere le abitudini locali per rispondere al meglio alle esigenze dei consumatori”, ha dichiarato Danilo Toppetti, Amministratore delegato PAC 2000A Conad.

“I risultati della ricerca – ha aggiunto Francesco Cicognola, Direttore generale PAC 2000A Conadci rendono orgogliosi. Il nostro obiettivo è intercettare i bisogni del consumatore attraverso una strategia che si fonda su tre pilastri: sviluppo, innovazione e sostenibilità, intesa non come obbligo normativo da assolvere, ma impegno nei confronti della comunità e dei territori, che in prospettiva può diventare un vantaggio competitivo”.

VOLANO PER LA CATENA DI FORNITURA

Dallo studio emerge come PAC 2000A Conad svolga anche un ruolo cruciale nello sviluppo delle filiere agroalimentari nazionali e locali: gli acquisti del “sistema PAC 2000A”, inteso come la somma di cooperativa e soci, hanno “coinvolto” filiere di fornitura per 5,4 miliardi di euro nel 2023.

“Lo scorso anno abbiamo attivato oltre 25.000 fornitori in Italia, con un focus sulle cinque regioni in cui operiamo, sostenendo il made in Italy agroalimentare, contribuendo alla sua valorizzazione e al rafforzamento del tessuto produttivo locale. Questo ruolo di leader nel Centro-Sud supporta concretamente le piccole e medie imprese, che tra il 2020 e il 2023 sono cresciute per ricavi e valore aggiunto in media il doppio rispetto a quelle non fornitrici, con una crescita occupazionale otto volte superiore”, ha sottolineato Cicognola.

DALLA SOSTENIBILITÀ ALLA VALORIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY

Alla prima tavola rotonda successiva al panel hanno partecipato, oltre al Direttore generale di PAC 2000A Conad, anche Massimo Catizone, Global Head of ESG Advisory Unicredit, partner finanziario che sta supportando la transizione a investimenti Esg della cooperativa, Pompeo Farchioni, Presidente Farchioni Olii, con cui PAC 2000A Conad ha stretto un rapporto di collaborazione pluriennale e Salvatore Maggiori, Direttore generale Banco Alimentare, che ha annunciato l’imminente stipula di un accordo con la cooperativa per ritirare, dai sei dei suoi centri distributivi, ingenti quantitativi di eccedenze alimentari da destinare a strutture caritative.

La seconda tavola rotonda ha avuto inizio con l’intervento di Mauro Lusetti, Presidente Conad nazionale, che dopo aver sottolineato la grande responsabilità di PAC 2000A Conad insita nell’essere capo filiera del tessuto agroalimentare locale, ha rimarcato la sua presenza capillare sul territorio, con punti vendita non solo nelle grandi città, ma anche nelle piccole realtà locali. Sono seguiti gli interventi di alcuni referenti istituzionali delle regioni di operatività della cooperativa – Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale della Regione Lazio, e Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria – sulle sfide e prospettive dei territori e del contributo di PAC 2000A Conad per indirizzare alcuni temi come l’occupazione, l’erogazione di servizi di prossimità e capillarità al consumatore e la tutela del loro potere d’acquisto.

L’evento si è concluso con l’intervento istituzionale di Valentino Valentini, Viceministro del Ministero delle Imprese e Made in Italy, che ha sostanziato il ruolo cruciale di settori come la Gdo e di operatori come PAC 2000A Conad per la valorizzazione del Made in Italy agroalimentare.

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