Prelibato, gustoso, sensuale: sono tanti gli aggettivi con cui poter descrivere il cioccolato. Ma nel nuovo spot di Altromercato si mette il consumatore davanti all’altra faccia della tavoletta, si punta a far conoscere anche la deforestazione ambientale, il lavoro minorile, la violenza economica e la disparità di genere che, talvolta, si nascondono nella filiera del cacao.
La principale realtà italiana di ‘commercio giusto’ ritorna in comunicazione in modo forte e con Paolo Iabichino, in arte Iabicus, scrittore pubblicitario e consulente creativo, lancia la nuova campagna di comunicazione “MA FA BENE A CHI? È BUONO PER CHI? proprio per raccontare il vero volto della filiera del cacao e proporre un’alternativa etica e di qualità.
SCUOTERE LE COSCIENZE DEL CONSUMATORE
Nel 2020 Iabichino aveva guidato Altromercato verso un nuovo modo di comunicare. Con la campagna “Consumi o scegli?” e un tono di voce diretto e provocatorio aveva messo il consumatore non solo al centro, ma davanti al bivio della scelta, dando evidenza alla rilevanza della scelta d’acquisto. La collaborazione tra Altromercato e Iabichino continua con questo nuovo spot che mira a scuotere le coscienze e rispondere per le rime alla pubblicità stile ‘food porn’.
Lo spot dà valore alla proposta Altromercato che, per il suo cacao, coinvolge 11 filiere dirette per la coltivazione e lavorazione di fave di cacao in 7 paesi dell’America Latina e Africa. Tra queste filiere, 9 gruppi produttori sono certificati bio e lavorano cacao sia convenzionale che organic; 2 di questi (Gebana in Togo e Maquita in Ecuador) sono coinvolti in progetti di cooperazione integrata secondo i protocolli ‘made in dignity’. Nella produzione della linea di cioccolato Mascao (protagonista del nuovo spot Altromercato) sono coinvolte 5 filiere di produzione in America Latina, tutte equosolidali e certificate bio, gestite tramite la partnership di lungo termine con il partner di produzione. Tra i produttori di Mascao vi è anche Norandino con cui Altromercato collabora da oltre 4 anni per un progetto di riforestazione in Perù che ha portato alla piantumazione di 49.000 alberi di cacao in 4 anni.
LO SPOT SPIEGATO DAI PROTAGONISTI
“Con Altromercato abbiamo creato più di un semplice spot pubblicitario – rimarca Paolo Iabichino –. Si tratta di azione, impatto, sfida, ancora una volta parliamo al consumatore per educarlo e non per soggiogarlo con tante belle parole sorde. Abbiamo realizzato il racconto classico di un prodotto amato da tutti: il cioccolato, per poi sfociare nel mondo nascosto dietro alla sua produzione, che cela una dura realtà. I brand hanno la responsabilità, e anche il dovere, di educare chi consuma a fare scelte consapevoli, moralmente devono raccontare a tutti la vera realtà delle cose, e non solo la bellezza”.
“Abbiamo realizzato insieme a Paolo Iabichino qualcosa che potesse nuovamente sensibilizzare i consumatori e far ragionare loro su scelte d’acquisto responsabili – afferma Elisa Costa, Head of Communication & Brand Strategy Altromercato –. Volevamo creare uno spot che potesse far luce su quello che si nasconde dietro a un prodotto che compriamo quotidianamente al supermercato, nei bar o ai distributori automatici. Per essere davvero buono e fare bene a tutti, il cacao deve provenire da filiere etiche e da un ‘commercio giusto’, sviluppando l’economia delle comunità in cui operano, senza speculazioni e nel pieno rispetto dei diritti umani, sociali e ambientali. È importante far conoscere non solo i problemi, ma anche l’esistenza di un’alternativa etica e sostenibile come il cioccolato Altromercato”.