Ecco la prima mela certificata in blockchain

La Melannurca Campana Igp dell'azienda Feolfruit sceglie la tecnologia di Authentico per attestare la tracciabilità della filiera
Ecco la prima mela certificata in blockchain

La certificazione blockchain sbarca anche in ortofrutta e la Melannurca Campana Igp diventa la prima varietà di mela a usare questa tecnologia per attestare la tracciabilità della propria filiera. L’iniziativa vede due protagonisti: l’azienda agricola Feolfruit da una parte, produttrice di questo frutto tipico; e Authentico, società specializzata nella certificazione blockchain dall’altra.

COME FUNZIONA IL SISTEMA DIGITALE

La tracciabilità della filiera realizzata da Authentico consente ai consumatori di poter riconoscere velocemente, tramite un Qr-code, l’autenticità delle mele Igp, il luogo di produzione e le procedure di arrossamento a terra nei melai dove vengono periodicamente rigirate dalle mani sapienti degli operatori per completare la maturazione dei frutti accuratamente scelti, conferendogli quei valori di tipicità che nessun’altra mela può vantare.

Distinguere una vera melannurca è semplice per i produttori e gli esperti del settore, meno per i consumatori che la confondono con altre varietà, come le Fuji rosse di piccolo calibro ad esempio. Questa iniziativa nasce proprio pensando ai consumatori, per aiutarli a riconoscere i prodotti autentici Igp e ad apprezzare le molteplici qualità di questo delizioso frutto dalle importanti proprietà nutraceutiche.

LA SITUAZIONE IN CAMPO

La Melannurca Campana Igp, dopo la Mozzarella di Bufala Campana Dop e la Pasta di Gragnano Igp, è la denominazione che apporta la maggior parte del valore economico del comparto agroalimentare della Regione Campania. La campagna di raccolta 2024 della “regina delle mele” è stata eccellente per qualità e quantità. Con una produzione di poco superiore alle 6.000 tonnellate medie annue, la Melannurca Campana Igp rappresenta l’80% circa della produzione campana di mele.

Pur contando su di una superficie di oltre 3.000 ettari, la superficie iscritta al sistema di certificazione dell’Igp è di soli 500 ettari, diffusa sul territorio di 137 comuni della regione Campania, quindi è importante avere strumenti, come la certificazione in blockchain, per riconoscere la qualità. Le annurche certificate seguono infatti un disciplinare rigoroso.

FEOLFRUIT, UNA SCELTA PER VALORIZZARE L’IGP

Feolfruit è una società agricola a conduzione familiare specializzata nella frutticoltura da oltre 60 anni e produce circa 18.000 quintali di Melannurca campana Igp.

“Nonostante gli sforzi degli ultimi anni, la Melannurca Campana Igp è ancora poco conosciuta al Nord Italia dove viene venduta meno del 20% della produzione e ancor meno all’estero, dove ci sono ampi spazi di crescita, soprattutto in Germania, Francia, Spagna e paesi del Nord Europa – osserva Vincenzo Feola, Amministratore Feolfruit –. Da tempo cercavamo un sistema innovativo in grado di tutelare il nostro prodotto e, nel contempo, valorizzarlo. Con la certificazione di Authentico riusciamo a soddisfare entrambi gli obiettivi e grazie alla traduzione dei contenuti in 88 lingue possiamo comunicare in modo efficace le peculiarità delle nostre mele ai consumatori e ai nostri partner anche durante le fiere estere”.

“Secondo una recente ricerca della Luiss Business School solo la metà dei consumatori è in grado di riconoscere e associare un prodotto Dop e Igp al territorio di origine – fa notare Giuseppe Coletti, Ceo Authentico –. Con la certificazione di Authentico attraverso un semplice Qr-code aiutiamo allo stesso tempo le aziende a rendere immediatamente riconoscibili le caratteristiche di un prodotto e i consumatori a conoscere la provenienza, come nel caso della vera Melannurca Campana Igp, e raccontare l’unicità di questo frutto, le caratteristiche organolettiche e soprattutto gli aspetti nutraceutici che la rendono particolarmente adatta ai bambini ed anziani, come pure ai diabetici”.

© Riproduzione riservata