Aumentano le vendite nel largo consumo, ma i volumi sono ancora in ritardo rispetto ai prezzi. A evidenziarlo sono gli ultimi dati diffusi da Istat sulle vendite al dettaglio dello scorso ottobre: a livello tendenziale l’aumento a valore è infatti del +2,6% a valore e del +1,5% a volume.
Nonostante alcuni segnali di dinamismo, trainati in alcune categorie non alimentari da recenti iniziative promozionali come il black friday, il mese di ottobre 2024 conferma un trend caratterizzato da un andamento dei consumi debole in termini di volumi a livello congiunturale. Lo sottolinea Federdistribuzione, che nota come il contesto economico sia “ancora contraddistinto dal livello d’incertezza degli italiani, che risultano tra i più pessimisti in Europa”.
Prevale insomma la prudenza da parte delle famiglie, che nelle prossime settimane determineranno i propri consumi in vista delle festività di fine anno “e questo ci consentirà di avere una fotografia sullo stato di salute della domanda interna nazionale”, sottolinea l’associazione, secondo la quale occorre “continuare ad agire per alimentare un recupero di fiducia da parte delle persone, soprattutto attraverso la tutela del loro potere di acquisto su cui le nostre imprese sono da tempo impegnate per sostenere le famiglie e le filiere di eccellenza italiane”.