Innovare per affrontare il cambiamento climatico: è questa la sfida raccolta dalla cooperativa Sant’Orsola, realtà leader nazionale per la produzione di piccoli frutti. Ed è da qui che nasce la “Serra Trentina”, una soluzione tecnica innovativa che permette di continuare a produrre, nonostante le temperature crescenti e gli effetti del climate change: frutto di un biennio di studi e sperimentazioni fra la Valsugana e l’Olanda, la nuova struttura è stata presentata recentemente ai soci e agli stakeholder della cooperativa. Si tratta di una serra coperta da particolari teli verdi, mimetizzata nel paesaggio circostante e ombreggiata: caratteristiche che la rendono particolarmente adatta a contrastare le temperature crescenti.
“Il cambiamento climatico e le nuove richieste del mercato richiedono uno strumento innovativo e adeguato, tale da consentirci di continuare ad essere leader, pensato per migliorare il lavoro e la produzione e mirato ad aumentare la resa produttiva – ha chiarito il Direttore Matteo Bortolini -: la nuova serra è frutto della ricerca applicata e offre uno strumento operativo immediatamente utilizzabile dai produttori”.
TELI VERDI PER UNA SERRA “GREEN”
Negli ultimi anni, sotto i tunnel tradizionali la temperatura estiva in Trentino ha raggiunto i 43 gradi, rendendo più faticoso il lavoro degli addetti e incidendo sulla salute delle piante e degli insetti utili introdotti per la lotta biologici. Partendo da queste premesse, dal 2022 i ricercatori del Campo sperimentale Sant’Orsola e dell’Università olandese di Wageningen (nella foto da sinistra Kevin Koper della Wageningen University and Research, a destra Gianluca Savini, responsabile dell’area ricerca sperimentazione e sviluppo della cooperativa Sant’Orsola , polo d’eccellenza internazionale in agricoltura avanzata, hanno unito le forze cercando una soluzione e testando gli esiti delle ricerche in un’azienda di uno socio della cooperativa a Campiello di Levico, affiancando nuove serre verdi e strutture tradizionali con funzione di controllo.
La nuova struttura sviluppata da cooperativa agricola è lunga 40 metri, il doppio dell’attuale standard, alta poco meno di 5 e larga sette e mezzo: la notevole dimensione, il particolare ancoraggio al suolo e un cupolino posto sulla sommità consentono una ventilazione interna fino ad oggi impensabile. La tecnologia introdotta, inoltre, consente di disporre e conservare i teli di copertura in modo agile sulla sommità dell’impianto. E proprio i teli verdi consentono di abbassare la temperatura media annua di 3 gradi e di produrre un ombreggiamento che toglie il 12% di luce solare all’interno ed il 30% di luce sulle foglie favorendo, in più, un risparmio nell’uso dell’acqua del 15%, il tutto senza alterare né la qualità della frutta né il gusto.
La nuova serra Trentina, in più, sfrutta al massimo gli spazi, aumentando le capacità produttive: secondo quanto riportato dalle analisi di Sant’Orsola, infatti, la resa per metro quadrato cresce fino al 20 per cento rispetto ai tunnel attuali, offrendo, al tempo stesso una protezione affidabile contro venti impetuosi, bombe d’acqua, grandine grossa battente e nevicate importanti (la struttura, infatti, è in grado di sopportare il peso di una coltre di neve alta fino a 30 centimetri).