Il mondo del caffè mostra numerose sfaccettature, che da un lato vedono i trend a valore crescere del 7% (fonte: NIQ, ytd, ott. 2024) trainati soprattutto dalle capsule, ancora in rapida ascesa a discapito delle miscele per moka, dall’altro scontano diverse criticità: dall’aumento dei costi di produzione sino al ruolo del barista, figura fondamentale nel canale fuoricasa, ma che talvolta non gode di un inquadramento e quindi di livello di professionalità adeguati, con il rischio di compromettere il lavoro svolto dall’intera filiera. Tema, questo, su cui da anni è impegnata Lavazza con il proprio Training Center, fondato a Torino nel 1989 e attivo oggi con oltre 55 sedi in tutto il mondo. Proprio a Lavazza, e in particolare a Igor Nuzzi, Regional director Italia e Iberia dell’azienda fondata a Torino nel 1895, dedichiamo l’intervista del mese, con focus dalla produzione alla Gdo, sino al canale Horeca.
Come si è chiuso il 2024 per la vostra azienda e come vedete il caffè nella Gdo?
L’industria del caffè sta affrontando un momento complesso, nonostante questo abbiamo dimostrato forza e flessibilità. Lavazza, grazie alle capsule in alluminio compatibili con il Sistema Nespresso Original, ha ottenuto risultati superiori rispetto al mercato con un incremento dell’8% (ytd, ott. 2024). Secondo i dati aggiornati a ottobre 2024, circa il 40% del valore di questo mercato, cresciuto di circa 17 milioni di euro, è stato generato da Lavazza (fonte: NIQ). In Italia abbiamo continuato a lavorare per mantenere una proposta diversificata che soddisfi le diverse esigenze dei consumatori, con un’attenzione particolare ai segmenti del monoporzionato, in continua crescita, e a quello del macinato moka che, seppur in lieve flessione, rimane rilevante. Immaginiamo che il trend del porzionato, costante degli ultimi anni, si riproporrà anche negli anni futuri.
Guardando il settore retail: ci può dare una sua visione complessiva della categoria caffè? Quali trend stanno emergendo fra i consumatori?
Il settore retail del caffè in Italia sta vivendo una fase di trasformazione significativa, influenzata sia dai cambiamenti nelle abitudini di consumo sia dalle preferenze emergenti dei consumatori. Nonostante la continua crescita del segmento capsule, anche quello del macinato continua a mantenere un ruolo strategico nella Gdo: ogni settimana si vendono mediamente circa 12 tonnellate di caffè macinato per moka per ogni punto di distribuzione ponderata, con Lavazza che ne vale oltre 6, quasi il triplo rispetto agli altri principali players (fonte: Nielsen Market Track mat maggio 2024 e Nielsen Consumer Panel mat marzo 2024). Lavazza presidia la categoria con prodotti iconici come Crema e Gusto Classico e Qualità Rossa, che continuano a registrare rotazioni elevate (rispettivamente di 2,2 e 1,8 tonnellate medie a settimana) e una forte penetrazione nelle case degli italiani: Crema e Gusto Classico è presente in 4,6 milioni di famiglie (18% di penetrazione), mentre Qualità Rossa raggiunge 3,4 milioni di famiglie (13%, fonte: Nielsen Market Track mat ottobre 2024 e Nielsen Consumer Panel mat settembre 2024).
Quali sono le vostre principali sfide per il 2025?
Per il 2025 il nostro obiettivo è rafforzare ulteriormente la leadership nel mercato del caffè, continuando a innovare e presidiare i segmenti in cui operiamo. Tra le principali sfide c’è la volontà di dare seguito al nostro racconto di prodotto, evidenziandone la qualità, e rendendo i nostri consumatori sempre più appassionati di caffè, generando “cultura” attorno al nostro mondo.