
In uno scenario complesso come quello attuale che si traduce, tra gli scaffali della Gdo, in una notevole instabilità dei prezzi, le promozioni hanno un ruolo rilevante e gli shopper apprezzano in particolare i coupon. “Il buono sconto è entrato ormai stabilmente nelle abitudini di acquisto dei consumatori italiani che lo impiegano come valido alleato per risparmiare sulla spesa quotidiana – sostiene Angelo Tosoni, Managing director Savi Italia, il quale continua evidenziando il punto di vista delle marche –: negli ultimi anni stiamo osservando un trend di consolidamento: i brand impiegano il buono sconto come strumento strategico per diverse situazioni. In un contesto in cui occorre essere rapidi e flessibili cresce il ricorso ai coupon digitali che garantiscono maggiore tracciabilità e permettono anche di generare preziosi dati di prima parte”.
Proprio Savi, marketing technology company attiva nella gestione dei buoni sconto e dell’analisi dei dati, ha appena diramato lo studio “Il mercato del couponing in Italia nel 2024”, da cui emerge che l’anno scorso in Italia sono stati distribuiti 305 milioni di buoni sconto, con una crescita del 9,6%, un valore di 465 milioni di euro complessivo (+12,9%) e un valore medio per singolo buono di 1,52€ (+2,7% rispetto al 2023). Straordinaria la performance dei coupon digitali che hanno totalizzato il 17,5% del transato in cassa (+3%), lasciando prevedere ulteriori margini di crescita per il prossimo futuro.
IL FOOD DOMINA LA CATEGORIA DEI COUPON
Ben il 52,8% di tutti i coupon emessi nel 2024 hanno riguardato il comparto alimentare (nel 2023 la percentuale si era fermata al 50,2%). I prodotti tra i quali i buoni sconto hanno avuto più successo sono stati nello specifico i confezionati (26,5% del totale), seguiti dalle referenze beverage (24,5%), dal latte e suoi derivati (16,5%) e dai dolciumi (12,5%). I coupon relativi ai prodotti da forno e i surgelati si sono attestati rispettivamente all’8,5% e al 6% del totale, mentre il 5,5% dei consumatori li hanno usati per acquistare condimenti pronti.

Nelle altre categorie merceologiche, si segnala il 26,5% dei coupon usati per l’acquisto di articoli per la cura e l’igiene personale, il 12,2% per gli articoli dedicati alla detergenza (in forte calo rispetto al 2023, quando rappresentavano il 20,1%) e per il petfood (8,5%, in crescita dell’1%).

Dalla ricerca di Savi emergono infine dati interessanti relativi alla conversion dei buoni: i coupon “instant on pack”, applicati sulla confezione, raggiungono una redemption media indicativa del 75%, mentre quelli distribuiti dai promoter nei punti vendita si attestano al 18 per cento. I coupon digitali emessi da siti o distribuiti attraverso email, newsletter, social media e associati alle Carte Fedeltà e utilizzati tramite smartphone mostrano invece una redemption media del 22 per cento.