Culatello di Zibello, 2024 record per il preaffettato

Per la prima volta le vaschette superano il 50% della produzione annua complessiva. Il fatturato al consumo si attesta a quota 18,5 milioni di euro, con una quota export del 25%
Culatello di Zibello, 2024 record per il preaffettato

Nel 2024 il valore del Culatello di Zibello Dop preaffettato ha superato, per la prima volta, la soglia del 50% dell’intera produzione annua. È quanto ha sottolineato il Consorzio di tutela del “Re dei salumi”, nel comunicare i dati economici relativi dello scorso anno che si è chiuso con un fatturato al consumo di 18,5 milioni di euro.

Un valore storico, quello legato alle vaschette, mai raggiunto nei 15 anni dalla fondazione del Consorzio – che racchiude tutte e 21 le aziende produttrici della Dop per un fatturato alla produzione di 11,5 milioni di euro. Nel 2024 su 73.550 culatelli sigillati ben 38.004 sono stati destinati al preaffettato, pari al 51,6% del totale. Nel complesso, su un fatturato al consumo di 18,5 milioni di euro 10,2 sono arrivati proprio dal preaffettato (nel 2019 erano 7,3 milioni), per 1,07 milioni di vaschette immesse sul mercato.

La crescita assume un’importanza ancora maggiore in un anno in cui il reperimento di materia prima per il prodotto certificato è stato quanto mai difficoltoso. Rispetto al 2023, il calo nelle marchiature è stato del -9,5%, con 294.000 chilogrammi destinati rispetto ai 325.000 dell’anno precedente. Una contrazione che risente soprattutto dell’aumento dei costi. “Nel 2020, il prezzo medio della coscia di suino con osso era di 3,73 euro al chilo; nel 2024, siamo arrivati a 6,08: quasi il doppio”, sottolinea Romeo Gualerzi, Presidente del Consorzio del Culatello di Zibello Dop. “Sono quotazioni stratosferiche che si traducono in un’inevitabile riduzione dei consumi dovuta ad un minor potere di acquisto. Inoltre come Consorzio abbiamo applicato regole ancora più stringenti sul disciplinare, con controlli moderni in grado di garantire maggiori garanzie; applicazioni che in parte riducono la disponibilità di cosce sul mercato”. In ogni caso, secondo Gualerzi “siamo ben oltre la media storica di 60.000 culatelli marchiati: il 2022 ha rappresentato un’eccezione visto che, dopo lo stop dovuto al Covid, avevamo esaurito le scorte, e da quest’anno puntiamo a raggiungere gli 80.000. Ma la cosa più importante sarà stabilizzare il mercato. Oltre a intensificare sempre di più l’attività promozionale in Canada, Cina, Giappone e Usa dove il consumo di suini è molto elevato”.

Nel 2024 l’export del Culatello di Zibello Dop si è attestatointorno al 25% delle vendite totali. I paesi dell’area UE (a partire da Francia e Germania), insieme con la Svizzera, rappresentano l’88% della quota estero; ma cresce anche il Nord America, con Canada e Stati Uniti (6% complessivo), oltre ai paesi asiatici (4%).

Quanto ai canali di commercializzazione, il normal trade si conferma quello principale con una quota pari al 60% del comparto, mentre la grande distribuzione organizzata rappresenta il restante 40%.

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