
L’olio extravergine Toscano Igp mette a segno un’eccellente performance all’estero, sfiorando i 40 milioni di euro in valore (+48,7%) e confermandosi l’olio Ig italiana più venduta nel mondo. Il Toscano Igp, infatti, concorre al 15% degli oltre 190 milioni di euro generati dall’impatto economico delle 32 produzioni certificate.
Tuttavia, incombe anche sul comparto olivicolo toscano l’incubo dazi minacciati da Trump. In effetti, il mercato a stelle e strisce vale il 40% dell’intero fatturato per il Toscano Igp, ovvero poco meno di 20 milioni di euro. Va da sé che un aumento delle imposte sui prodotti agricoli e agroalimentari rischierebbe di incidere negativamente sulle vendite: le proiezioni indicano un possibile calo del 10-15 per cento. Senza contare che l’aumento dei tassi potrebbe favorire gli extravergini di bassa qualità e la competizione al ribasso sul prezzo.
A TASTE, IL TEMA DEI DAZI
Questo scenario è monitorato con attenzione dal Consorzio di Tutela dell’olio extravergine Toscano Igp, protagonista in questi giorni di Taste, il salone del gusto che si tiene alla Fortezza da Basso, con masterclass sull’olio, assaggi e i cooking show della cuoca influencer Luisanna Messeri. Lo spazio a Taste vede insieme il Consorzio di Tutela, l’Unaprol, la Fondazione Evoschool e Coldiretti Toscana.
Il salone è il contesto scelto dal Consorzio per affrontare il tema dazi e del neoprotezionismo trumpiano. “Eventuali dazi colpirebbero – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela, Fabrizio Filippi – non solo i produttori olivicoli, ma anche i consumatori americani. La grande richiesta di olio Toscano Igp va di pari passo con un approccio più consapevole di molti americani che hanno preso a modello la dieta mediterranea. Con i dazi non si colpiscono solo le economie dei paesi che si vogliono ferire, si fa un danno più profondo ai propri cittadini che dovranno rinunciare ad un prodotto che fa bene alla loro salute. Trump dovrebbe semmai introdurre agevolazioni per favorire l’ingresso di prodotti alimentari a Ig e penalizzare fakefood e cibi ultraprocessati che sono la causa di malattie ed obesità”.
UN ANNO MOLTO POSITIVO
L’annata appena chiusa si è rivelata molto positiva per l’olio evo Toscano Igp, nonostante le basse rese con il record di richieste di bollino di certificazione. Gli ultimi dati del rapporto Qualivita-Ismea ne confermano il ruolo di primo piano per valore alla produzione e al consumo. La richiesta di Toscano Igp è in continuo aumento, tanto da non riuscire a soddisfare la domanda del mercato. Filippi sottolinea che a livello generale, considerando tutte le tipologie di olio al centro degli scambi con gli Stati Uniti, si registra un’impennata delle esportazioni del 65% negli ultimi nove mesi. Tanto che potrebbe verificarsi una corsa alle scorte da parte dei compratori americani, al fine di evitare di pagare eventuali sovrattasse.