
Barilla ha avviato l’Accademia del Basilico, un programma di formazione rivolto ai coltivatori che offre loro strumenti e competenze per perseguire pratiche agricole attente all’ambiente, dalle primissime fasi di semina, con l’obiettivo di arrivare all’agricoltura di precisione anche per il basilico. Con la domanda di pesto in aumento a livello globale ed una crescita del 17% a volume dal 2023 al 2024 nel mercato dei pesti (fonte: NIQ, anno fiscale 2024), Pesto Barilla torna protagonista del racconto dell’azienda e del suo impegno per la sostenibilità e l’innovazione.
Leader mondiale nel mercato del pesto, con una quota di mercato globale del 40,4% (fonte: NIQ, anno fiscale 2024), Pesto Barilla è prodotto con basilico da agricoltura sostenibile certificato Iscc Plus e coltivato seguendo le regole della Carta del basilico. Tutta la produzione si concentra nello stabilimento sughi di Rubbiano (Parma), il più grande e sostenibile d’Europa.
PESTO BARILLA E L’ACCADEMIA DEL BASILICO
L’impegno di Barilla nell’ambito della filiera del basilico punta a supportare i coltivatori a preservare la qualità e la sicurezza alimentare e a mitigare l’impatto sull’ambiente. Il corso avviato da Accademia del Basilico di Pesto Barilla si sviluppa attraverso sette lezioni per approfondire varie tematiche; tra queste la salubrità del suolo, la gestione integrata dei problemi fitosanitari legati alla coltivazione del basilico e le innovazioni tecnologiche. Il tutto coinvolgendo 21 partner dell’azienda tra coltivatori e stakeholder.
L’obiettivo di Accademia del Basilico è duplice: da un lato, rafforzare il legame con i coltivatori e con tutti gli attori strategici della filiera, per condividere strumenti e competenze che migliorino le pratiche agricole nella coltivazione del basilico; dall’altro, valorizzare la filiera del basilico Barilla e il suo modello innovativo a vantaggio della comunità agricola, portando l’esperienza di Pesto Barilla anche al di fuori dei confini nazionali.
“Con Accademia del Basilico, Barilla vuole offrire ai propri coltivatori una nuova opportunità di crescita e di networking, dove tutti i partner coinvolti possono condividere esperienze e competenze, e acquisire nuove conoscenze sulle pratiche agricole responsabili per la coltivazione del nostro basilico”, spiega Matteo Gori, Presidente della categoria sughi Barilla.
IL PROGETTO “MEZZO BIANCO”: PACKAGING SOSTENIBILE CON VETRO RICICLATO
Un impegno, quello verso l’innovazione sostenibile, che Pesto Barilla concretizza anche nella scelta del packaging attraverso il progetto “mezzo bianco”. Tappa significativa della collaborazione trentennale con il partner storico Zignago Vetro, frutto di una lunga e consolidata cooperazione, “mezzo bianco” è il termine con il quale si indicano i vasetti alimentari con una percentuale di vetro riciclato più alta rispetto ai tradizionali contenitori in vetro bianco. I vasetti di Zignago Vetro scelti da Barilla contengono fino al 65% di vetro riciclato: ciò permette di diminuire significativamente il consumo di materie prime vergini e il consumo energetico.
Inoltre si stima, tramite specifica analisi di sensitività verificata in EPD1 che per la produzione del vaso in mezzo-bianco, che le emissioni di CO2vengano ridotte del -28% rispetto al packaging tradizionale in vetro bianco, a parità di fonte di approvvigionamento elettrico tra le due produzioni. Il vetro di Zignago Vetro è già utilizzato per oltre 43 milioni di vasetti di pesto, un numero che Barilla punta ad aumentare e a raggiungere nella totalità dei volumi di pesto nei prossimi anni.