
Il settore della salumeria Dop e Igp riveste un ruolo di primo piano nel panorama agroalimentare italiano, con un valore alla produzione che supera i due miliardi di euro pari a circa il 25% dell’intero comparto. L’Italia si conferma leader nel comparto in Europa con 43 salumi a denominazione tutelata. Sono solo alcuni dei numeri forniti dall’Associazione dei Consorzi di tutela dei Salumi Dop e Igp (Isit) nel corso della tre giorni di “Agricoltura È” svoltasi dal 20 al 23 marzo scorso a Roma.
EXPORT IN CRESCITA, MA INCOMBE L’OMBRA DEI DAZI USA
L’export 2023 dei salumi Dop e Igp ha superato i 600 milioni di euro, e i primi dati del 2024 confermano il trend positivo. Durante la manifestazione organizzata nei giorni scorsi dal ministero dell’Agricoltura, il dibattito istituzionale e tra gli operatori si è tuttavia concentrato sul tema dei dazi nel settore agroalimentare di qualità, in particolare nell’ambito delle relazioni con gli Usa.
Cristiano Costantino Loddo, Direttore di Isit, ha espresso preoccupazione per le recenti evoluzioni nelle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, definendo il mercato americano come “una destinazione storica e strategica per l’export italiano, con numeri in crescita per i salumi a indicazione geografica. L’adozione di politiche commerciali protezionistiche rappresenterebbe una minaccia concreta per il settore, con il rischio di perdita di competitività e instabilità per le aziende impegnate nell’export verso gli Usa”.
GLI AUSPICI PER IL MERCATO DEI SALUMI DOP ITALIANI
Nonostante la preoccupazione, Isit confida che il mercato americano possa continuare a essere “un fronte strategico” e che gli sforzi diplomatici, anche a livello europeo, possano “portare a soluzioni che permettano ai prodotti Dop e Igp italiani di rafforzare la loro presenza negli Usa, a beneficio anche dei consumatori statunitensi: i primi a essere penalizzati da eventuali dazi”.