Newlat Food, fatturato 2024 a 2,8 miliardi, l’utile sale del 5,3%

La società ha registrato una generazione di cassa record per 197 milioni. In aumento l’utile netto. Dopo Princes, per il Gruppo una nuova importante acquisizione in vista
Newlat Food, fatturato 2024 a 2,8 miliardi, l’utile sale del 5,3%

Il gruppo agroalimentare italiano Newlat Food chiude l’esercizio 2024 con risultati finanziari robusti, consolidando la propria posizione di mercato e mostrando una solida generazione di cassa. La società, che include anche l’inglese Princes acquisita da Mitsubishi a fine maggio 2024, ha registrato un utile netto consolidato di 142,3 milioni di euro, in crescita del 5,3% rispetto all’anno precedente, nonostante l’impatto degli oneri finanziari legati all’acquisizione.

PERFORMANCE FINANZIARIA E MARGINALITÀ

I ricavi consolidati combinati sono stati stabili, raggiungendo 2,778 miliardi di euro. Geograficamente, il gruppo ha registrato un calo del 7% in Italia, principalmente a causa della diminuzione nel fatturato dei settori pasta, bakery e special products. Tuttavia, le vendite in Germania sono aumentate del 13%, grazie all’incremento dei volumi nel settore dairy e italian products. Anche il Regno Unito ha visto una crescita, seppur modesta, con un +1% trainato dal segmento fish e da un incremento del prezzo medio di vendita. Negli altri mercati si è registrato un lieve calo dell’1%, influenzato principalmente da andamenti negativi nei settori pasta e oils.

L’Ebitda consolidato è stato di 177,6 milioni di euro, in linea con le previsioni fornite al mercato dopo l’acquisizione di Princes, con un Ebitda margin normalizzato combinato del 6,4 per cento. Il risultato operativo (Ebit) consolidato ha visto un incremento del 10,1%, arrivando a 194,5 milioni di euro. Un ulteriore punto di forza del gruppo è stata la generazione di cassa, con un Free Cash Flow pari a 197 milioni di euro, superiore all’Ebitda combinato. La posizione finanziaria netta consolidata adjusted al 31 dicembre 2024 è stata di 346 milioni di euro, un miglioramento rispetto ai 437,4 milioni di euro al 30 settembre 2024, grazie alla solida generazione di cassa e alla gestione ottimizzata del capitale circolante.

Guardando ai diversi segmenti, il Dairy ha registrato una crescita del 5%, mentre il segmento Fish ha visto un incremento del 9%, trainato da una maggiore domanda e strategie commerciali efficaci. Al contrario, il segmento Pasta ha subito un calo del 9%, il comparto Bakery ha segnato una flessione del 10% e i prodotti speciali hanno subito una contrazione del 30%, principalmente a causa della pressione sui prezzi e della riduzione della domanda. I settori Drinks e Milk Products hanno mostrato una crescita rispettivamente del 5% e del 6%, grazie a strategie di pricing vincenti e a un incremento della domanda in alcuni mercati chiave.

DA NEWLAT A NEW PRINCES

Dopo aver rilevato per 850 milioni di euro l’inglese Princes, Newlat Food svela anche un’importante novità. A partire dal 28 aprile 2025 il Gruppo alimentare cambierà nome e si chiamerà New Princes Group. La nuova società potrà contare su una rete operativa globale composta da 31 stabilimenti (gli 11 di Princes si aggiungono ai 20 di Newlat), 8.800 dipendenti e un portfolio di 30 marchi distribuiti su 10 diverse categorie. Con l’acquisizione di Princes, il gruppo rafforza ulteriormente la sua posizione nel mercato britannico e amplia il proprio portafoglio con nuove categorie, come il tonno. Princes, infatti, possiede inoltre due impianti di grandi dimensioni alle Mauritius e, oltre al pomodoro, ha il più grande impianto europeo di trasformazione in Capitanata, Foggia. Nel portfolio di Newlat figurano marchi come Delverde, Pezzullo, Corticella, 3Glocken, Birkel, Minuto, Granfetta, Crostino Dorato, Naked, Mug Shot, Polenghi, Optimus, Mukki, Tapporosso, Centrale del Latte e Giglio.

“L’integrazione con Princes sta procedendo con grande efficacia e i primi benefici derivanti dalle sinergie, in particolare sul fronte produttivo, commerciale e grazie alla centralizzazione del procurement, stanno già traducendosi in un tangibile miglioramento del capitale circolante di Princes e in un incremento della marginalità operativa, con effetti positivi sull’Ebitda” ha commentato il Presidente del gruppo, Angelo Mastrolia.

OBIETTIVI PER IL FUTURO, NUOVE ACQUISIZIONI IN ARRIVO

Guardando al futuro e al piano industriale per il periodo 2024-2030, New Princes prevede una crescita annuale composta (Cagr) dei ricavi del 3%, con l’obiettivo di raggiungere 3,3 miliardi di euro entro il 2030. Questa crescita organica sarà sostenuta da tre pilastri principali: innovazione di prodotto, aumento della contribuzione delle vendite di prodotti a marchio sui ricavi totali e incremento della durata media dei contratti a marchio privato.

L’azienda punta a raggiungere un fatturato di 5 miliardi di euro, includendo eventuali contributi di crescita esterna. Per quanto riguarda l’Ebitda, si prevede un Cagr dell’8%, con un Ebitda aggiustato che dovrebbe arrivare a 320 milioni di euro entro il 2030, rispetto ai 177,6 milioni del 2024. Il margine Ebitda è atteso in miglioramento di 355 punti base, raggiungendo il 10%, grazie alla realizzazione di sinergie di integrazione, risparmi significativi in approvvigionamento, leva operativa e miglioramenti nell’efficienza delle operazioni e nella struttura del gruppo. Infine, il flusso di cassa libero (FCF) sottostante è previsto attorno ai 170 milioni di euro nel 2030.

Il gruppo continuerà a concentrarsi sull’ottimizzazione dei costi, sulla gestione finanziaria e sull’integrazione delle attività di Princes per massimizzare la generazione di free cash flow, da destinare sia alla crescita organica che a eventuali acquisizioni esterne, oltre che alla remunerazione degli azionisti. L’utile netto del 2025 beneficerà anche della riduzione degli oneri finanziari, con un impatto positivo stimato di circa 15 milioni di euro, grazie alla recente emissione del prestito obbligazionario, alla riduzione dei tassi da parte della Banca Centrale Europea e alla continua generazione di cassa.

Newlat Food ha recentemente concluso con successo un’emissione obbligazionaria del valore di 350 milioni di euro, con un tasso d’interesse del 4,75% e scadenza fissata per il 2031. Grazie a questa operazione e alla riduzione dei tassi da parte della Bce, si prevede una riduzione dei costi finanziari di circa 15 milioni di euro nel 2025, con effetti positivi sulla redditività dell’azienda. Il processo di integrazione con il Gruppo Princes continua a procedere bene, portando a importanti sinergie nella gestione della supply chain e nella centralizzazione degli acquisti.

CONFERMATO L’INTERESSE PER PLASMON

Nonostante l’incertezza economica globale, gli amministratori ritengono che Newlat Food sia ben posizionata per continuare la sua crescita sostenibile, con una solida base operativa e finanziaria.

Fabio Fazzari, Group financial director Newlat Food, ha spiegato che l’obiettivo del gruppo è avere, entro il 2030, oltre 1 miliardo di euro di cassa disponibile. Ciò offrirà una grande flessibilità per acquisizioni future, con una continua espansione del portafoglio. “Dopo sei mesi dall’acquisizione di Princes siamo pronti e già coinvolti in diverse discussioni sul lato m&a. La prima riguarda un’acquisizione già nota che speriamo di chiudere molto presto” Fazzari. Il Manager fa riferimento alle voci di mercato sulla potenziale acquisizione in Italia di Plasmon, azienda specializzata in alimenti per l’infanzia da 200 milioni di ricavi, messa in vendita dalla multinazionale Kraft Heinz.

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