
Nel 2024, con oltre tre milioni e 800.000 kg prodotti i Salamini Italiani alla Cacciatora hanno registrato una sostanziale tenuta del prodotto certificato immesso sul mercato rispetto all’anno precedente (+0,1% – fonte: Consorzio di tutela). Notevole, invece, l’aumento dell’affettato in vaschetta che continua il suo trend positivo da oltre cinque anni a questa parte e che l’anno scorso, con 337.820 kg prodotti, ha fatto segnare un considerevole aumento (+23%), a conferma della predilezione del consumatore finale per un formato pratico nell’utilizzo e comodo nel fare scorta.
Nel 2024 la quota di vendite in Italia dei Salamini Italiani alla Cacciatora è stata del 70,6% mentre quella destinata all’export si è fermata al 29,4%. Sul fronte dei canali di vendita, la Gdo resta leader con il 58,7% seguita da discount (35,1%( e normal trade (6,2%).
SALAMINI ITALIANI ALLA CACCIATORA, EXPORT A TRAZIONE TEDESCA
Leggera contrazione per l’export (-5,6%), principalmente dovuta al calo delle vendite in Germania. Aumento a due cifre invece in paesi come l’Austria (+26%), il Belgio (+13%) e la Svizzera (+ 21%). Negli ultimi due casi l’incremento delle vendite ha beneficiato dei programmi di promozione che il Consorzio sta attuando, con un’articolata serie di attività sul territorio che coinvolgono anche la Gdo.
La principale motivazione del calo delle vendite in Germania sembra risiedere nella fase di crisi economica che sta attraversano il paese, che nel 2024 ha subito una contrazione del prodotto interno lordo dello 0,2%, confermando la recessione per il secondo anno consecutivo. L’auspicio è un’inversione di tendenza per quest’anno, con la ripresa della crescita economica proprio in Germania dove il Consorzio è impegnato con un progetto di promozione triennale finanziato dalla UE.