
Analizzare claim più segnalati sulle etichette dei prodotti di largo consumo è utilissimo per ottenere una chiave di lettura innovativa dell’offerta a scaffale dei supermercati e degli ipermercati: lo sostiene la sedicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy che ha analizzato claim, bollini, pittogrammi o certificazioni riportati sulle etichette di oltre 138mila prodotti venduti nei punti vendita della Gdo di tutta Italia nell’anno terminante a giugno 2024, incrociandole con i dati NIQ. Lo studio ha permesso quindi di compilare la classifica dei 25 claim più segnalati nel paniere dell’Osservatorio Immagino, fornendo così una fotografia dell’assortimento che meglio corrisponde alle preferenze dei consumatori.
IL PODIO DEI CLAIM PIÙ USATI
Su ben 15.414 prodotti analizzati dall’Osservatorio Immagino è presente la bandiera italiana, che conquista la medaglia d’oro e certifica quanto i consumatori prediligano prodotti nazionali, percepiti come di alta qualità e sicuri. Sul secondo gradino del podio sale invece il marchio Fsc (Forest Stewardship Council) che compare su quasi 9.500 referenze a scaffale e che testimonia un impegno verso la sostenibilità, soprattutto in relazione al packaging degli articoli venduti nella Gdo. La medaglia di bronzo va a braccetto con quella d’oro, ed è infatti conquistata dal claim 100% italiano, riportato su 8.501 etichette.
VANNO FORTE LE AREE DELLE INTOLLERANZE E DEI NUOVI STILI ALIMENTARI
Nei primi dieci posti della classifica sui claim più presenti nelle etichette del largo consumo ci sono pi quelli che si rivolgono alle persone che seguono particolari stili alimentari: il senza glutine compare su 8.391 packaging; EU Organic, quindi la certificazione biologica, su poco meno di 8mila; a seguire, a una certa distanza, si trovano i claim senza conservanti, ricco o fonte di fibre, vegano. Hanno successo anche le indicazioni di prodotto in Italia e di sustainable cleaning riferito agli articoli per la cura della casa.
Sono molto frequenti anche le indicazioni nutrizionali, in particolare relative alla presenza di proteine (3.377 etichette), alla riduzione di grassi o di zuccheri. Scendendo di qualche posizione fanno capolino i claim senza lattosio, senza olio di palma, fonte o ricco di vitamine, integrale, senza coloranti e ancora la segnalazione che l’alimento contiene cacao, ultimamente considerato un autentico superfood. Tra gli altri “messaggi” molto usati ci sono infine il marchio di conformità Ce, l’indicazione di filiera, il marchio Doc, la definizione di vegetariano e il logo della spiga barrata che identifica un alimento senza glutine.