
È passato un anno dal closing dell’operazione che ha portato all’acquisizione di Forno d’Asolo con il supporto di Investindustrial. Dopo il via libera dell’Antitrust lo scorso luglio e la cessione del brand Lizzi a Vandemoortele può dirsi avviato il new deal di Sammontana Italia, che oggi rappresenta il principale gruppo italiano di prodotti surgelati da forno, pasticceria e gelato.
Stabilito anche l’obiettivo di crescita, il raddoppio del fatturato entro i prossimi tre anni, da raggiungere non solo organicamente, ma anche e soprattutto per vie esterne. E se per disposizione dell’Antitrust per tre anni saranno bloccate le acquisizioni di aziende italiane, si aprono opportunità sui mercati internazionali. A cominciare dal recente ingresso nell’orbita del gruppo di La Rocca Creative Cakes, uno dei principali produttori di dessert premium in Canada, con una dote di oltre 70 milioni di dollari canadesi. Ripercorriamo le tappe di questi ultimi 12 mesi con Alessandro Angelon, Amministratore delegato Gruppo Sammontana Italia.
Partiamo dall’operazione dell’anno, l’acquisizione di Forno d’Asolo. Come state gestendo l’integrazione e che ruolo avranno le varie aree di business?
Il nuovo Gruppo Sammontana Italia ha compiuto in pochi mesi passi da gigante non solo in termini di processi e sviluppo del business, ma anche nell’integrazione delle persone. Questo progresso è stato reso possibile grazie a un insieme di valori condivisi in cui ci siamo reciprocamente riconosciuti dai primi mesi di trattative. Hanno rappresentato una base solida e stanno creando le condizioni per un futuro armonioso e dinamico, di collaborazione e crescita. Contiamo oggi circa 2.500 persone, che lavorano con impegno e passione allo sviluppo dei nostri 9 brand nei vari siti produttivi: 6 in Italia, 1 in Francia e 1 negli Usa. Il Gruppo ha da subito sviluppato una visione strategica condivisa, con una direzione e obiettivi chiari per il futuro, da implementare e raggiungere in tempistiche molto ambiziose. La nuova Sammontana Italia vanta già una crescita positiva, nonostante un mercato che in generale fatica a crescere. Per il futuro prevediamo un’espansione del brand portfolio in linea con le esigenze dei singoli target e con le opportunità generate dai mercati. Ciò sarà possibile grazie alle sinergie tra capacità e forze produttive dei singoli marchi e al rafforzamento della complementarità nata da questa preziosa unione.
Quali saranno le direttrici dello sviluppo?
Sarà fondamentale investire in innovazione e garantire la qualità eccellente dei nostri prodotti, mettendo in atto una ancor più forte collaborazione tra marketing, r&d e qualità e supply chain, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza. Oltre ovviamente al presidio commerciale tramite le nostre direzioni vendite in Italia all’estero, potenziate dall’azione dei team di supporto di trade marketing, sales intelligence e fiere/academy.
Come è strutturata la governance?
A seguito della fusione, abbiamo riorganizzato l’assetto aziendale in team dedicati e focalizzati sulle priorità aziendali, per garantire un’espansione e una crescita continua del nuovo Gruppo. Per la divisione vendite sono state definite le direzioni a livello Italia, dove il nostro obiettivo è il consolidamento della nostra posizione di leader, e quella per l’estero, dove puntiamo a un’espansione significativa. Il marketing è centralizzato e coordina le attività per tutti i brand per categoria. I reparti di r&d, Qualità e Sostenibilità lavorano in sinergia per innovare e garantire la massima qualità della nostra offerta. Fondamentale risulta la squadra industriale e di supply chain per ottimizzare risorse e performance. Inoltre, stiamo rafforzando il team m&a per cogliere nuove opportunità attraverso acquisizioni mirate.