Le promozioni rappresentano più che mai un asset fondamentale per contenere gli effetti della crisi. 14,6 miliardi di euro è il valore di mercato dei beni acquistati in promozione nel largo consumo, circa 650 euro a famiglia. Il risparmio garantito in un anno è di 4,5 miliardi, circa 200 euro a famiglia.
Sono i dati salienti di una nuova ricerca Nielsen sul futuro delle attività promozionali, realizzata con il contributo di aziende dell’industria e della distribuzione e presentata al convegno organizzato dall’Università di Parma sul tema “Promozioni efficaci? Il volantino: istruzioni per l’uso”.
Nell’ambito delle promozioni il volantino continua a rappresentare un elemento centrale per la generazione di traffico e uno strumento decisivo per retailer e produttori per comunicare convenienza ad acquistare i propri prodotti. In che modo? Le insegne comunicano le offerte in maniera diversa, ma esistono costanti che valgono per tutto il mercato. I volantini appaiono sempre più affollati: sono in crescita anche nell’ultimo semestre le referenze, soprattutto nei super dove si riduce sempre più la forbice con le grandi superfici. Le aziende della gdo tendono ad aumentare le fasce di sconto più profonde e le frequenze di uscita dei volantini (fonte Nielsen Foldernet). Crescono anche le versioni dedicate alle singole “piazze prezzo” e, contestualmente, la possibilità di inserire prodotti regionali o legati allo specifico territorio.
La filiera produttiva dei volantini richiede comunque ingenti investimenti: si valuta che per la sola stampa e distribuzione di circa 12 miliardi di volantini i retailer investano più di 1 miliardo di euro.
Si tratta quindi di un media a tutti gli effetti? Guardando i dati dello spending in advertising degli attori del largo consumo – industria e distribuzione – emerge che il miliardo di euro si confronta con i 250 milioni di euro spesi dai retailer per tv, radio, online, quotidiani, periodici, affissioni e i 2 miliardi di euro spesi sempre in advertising da tutta l’industria di marca del largo consumo confezionato (fonte Nielsen Ais).
Secondo l’indagine Nielsen, due sono i fattori chiave per una migliore efficacia del volantino. Da un lato la certificazione, come per i Grp’s derivanti dal numero di copie stampate, dalle copie distribuite, dal numero di click online per le versioni internet, dall’altro, proprio perché il volantino porta con sé un evidente valore di media, una migliore struttura in termini di layout, di qualità fotografica, di slogan e di selezione dei prodotti da promozionare.
Volantini, i retailer investono 1 miliardo di euro
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