Gli effetti della pandemia non sono stati indolore, ma il comparto birra regge l’urto e rimane strategico per l’economia italiana. Basti pensare che ogni euro di birra venduta ne genera 5,4 lungo la filiera, e non solo. Il consumo di questa bevanda produce ricavi per le aziende e favorisce l’occupazione (dando lavoro a 93mila famiglie), nonché il gettito fiscale a beneficio dello Stato italiano, considerando che, di 1 euro di prodotto brassicolo venduto, lo 0,6% finisce nelle casse dell’erario, il quale nel 2020 ha raccolto 3,7 miliardi di euro.
Nel 2020, il mercato della birra, com’è facile intuire, ha mostrato due volti opposti. Se lo scorso anno il Covid ha minato profondamente l’andamento nel canale Horeca, la situazione registrata nei punti vendita della distribuzione moderna ha trasmesso sollievo a tutta la filiera mettendo a segno una crescita delle vendite pari al 38 per cento.
La conferma della performance riportata a scaffale e l’andamento generale, la fornisce il 5° Rapporto Althesys-Osservatorio Birra ‘La creazione di valore condiviso della birra in Italia’. Uno studio articolato che ha posto sotto la lente l’andamento di questi ultimi diciotto mesi.
SOFFRE IL FUORICASA
Il 2020 è stato l’annus horribilis con un valore condiviso inferiore di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2019, a cui si è aggiunto un dato molto preoccupante a livello lavorativo, dato che lungo la filiera sono stati persi circa 15mila posti di lavoro. Praticamente l’intero settore della birra è stato catapultato indietro nel tempo tornando ai livelli di quattro anni fa. Un violento arretramento dovuto quasi totalmente al lockdown che ha fortemente destabilizzato l’andamento consumi nell’Horeca. E se i primi sei mesi del 2021 hanno evidenziato una ripresa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, non sono risultati sufficienti a colmare il crollo (-22%) di gennaio-giugno 2020. È vero che, nella prima parte dell’anno in corso, sono stati recuperati 635 milioni di euro, ma se allarghiamo il confronto con il primo semestre 2019 mancano all’appello ancora 249,2 milioni di euro, con la previsione di chiudere la stagione con un gap di mezzo miliardo rispetto sempre a due anni fa.
LA GDO ARRIVA IN SOSCCORSO
Detto questo sulla difficoltà del fuori casa, la Gdo dal canto suo ha invece mostrato uno stato di forma ben diverso. Anche perché con bar, pub e ristoranti chiusi o solo parzialmente operativi, gli italiani si sono riversati nei supermercati per comprare la loro birra preferita. Secondo la ricerca Althesys, i consumi casalinghi hanno generato nel 2020 ben 1,9 miliardi di valore condiviso, rispetto agli 1,3 miliardi dell’anno prima.
In generale, l’intero settore birrario ha totalizzato nel 2020 un valore condiviso pari a 8,1 miliardi di euro, equivalente a circa mezzo punto percentuale del Pil italiano e ben il 60% dell’intero valore determinato dalla vendita di bevande alcoliche.