L’avocado? Ha un grande potenziale di crescita fra i consumatori italiani che ne apprezzano la versatilità in cucina come ingrediente prezioso ma anche in virtù del suo riconoscimento come superfood. A sostenerlo sono i dati raccolti da Mordor Intelligence, FAO, Osservatorio Immagino di GS1 Italy che stimano come la varietà Hass registrerà un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 4,8% durante il periodo 2020-2025, confermandosi la varietà più popolare al mondo mentre, per quanto riguarda il nostro Paese, siamo già attestati su un’importazione pari a 25.000 tonnellate annue con un incremento di vendite, solo nell’ultimo anno le vendite del 67,4%.
Un frutto dalle grandi potenzialità quindi, su cui lavorare e investire: è stato questo il focus dell’evento organizzato a fine novembre da Battaglio, in collaborazione con SG Marketing che ha ospitato anche il presidente della WAO (World Avocado Organization), Xavier Equihua. Un momento di confronto ma anche di scoperta con un focus rilevante sul tema della sostenibilità: è stato proprio Equihua a presentare un’approfondita analisi sull’impronta idrica dell’avocado mostrando come questo frutto, spesso accusato di essere letteralmente “idrovoro”, richieda in realtà quantità di acqua di gran lunga inferiori in rapporto alle principali filiere agroalimentari (da 600 a 700 L/kg avocado contro i quasi 2500L, ad esempio, per un chilo di riso).
Rilevante poi l’analisi presentata da Salvo Garipoli, direttore di SG Marketing (frutto di una ricerca Modalità CAWI, 800 interviste ad acquirenti di frutta esotica, luglio 2021) che ha permesso di focalizzare l’attenzione sulle modalità di acquisto e di consumo dell’avocado. In sintesi, quanto emerge è che i consumatori abituali di frutta esotica e avocado hanno come luoghi di elezione per l’acquisto la GDO (ipermercato e supermercato 71%) e il fruttivendolo (18%); tipicamente l’avocado più acquistato è la varietà Hass (92%; varietà verde 7%) in formato confezionato (52%) che viene selezionato in base al livello di maturazione (55%), al prezzo (39%) e all’aspetto del prodotto (37%). “Appurato quindi per l’avocado un posizionamento ben preciso nella testa del consumatore – spiega Garipoli -, il campione da noi intervistato suggerisce un’interessante ulteriore opportunità di sviluppo nella gestione del prodotto sul punto vendita. In tal senso, è pari a ben il 35% la quota degli italiani che vorrebbe vedere l’avocado venduto in reparto accanto a categorie complementari più penetrate, quali pomodoro, insalate, zucchine, etc., così come emerge prepotentemente l’importanza del ruolo di una migliore comunicazione sul luogo d’acquisto, che aiuterebbe l’utente a destreggiarsi più facilmente nella scelta del frutto, così come nella successiva fase di cucina.”
Importante, in questo contesto, il posizionamento di Battaglio: “Nel nostro Paese l’avocado ha ampi spazi di crescita – commenta Luca Battaglio, Presidente di Battaglio Spa -: i consumi pro-capite sono circa un terzo di quelli del Nord Europa o degli Stati Uniti. Una domanda non soddisfatta che ha generato il nostro interesse e la possibilità di dar vita ad un nuovo progetto: da qui l’investimento di ampio respiro, che dall’Italia ci collega direttamente con la Colombia. In quel Paese, infatti, è attiva la nostra società Agricola Persea, che comprende 1.000 ettari di coltura ad una altitudine tra i 1.600 ed i 2.000 metri nella Valle del Cauca (parte centro-occidentale della Colombia). Insieme al nostro partner commerciale locale C.I. Tropical abbiamo dato vita a un progetto che ci consente di importare anche in Italia frutti di altissima qualità, dando vita allo stesso tempo ad una iniziativa dal forte sostegno economico e sociale per il territorio di produzione”. Un progetto che consente un controllo totale di filiera, sinonimo di qualità e sicurezza, e una logistica estremamente efficiente, capace di supportare la produzione ed il commercio durante l’arco dei 12 mesi, della varietà più apprezzata di avocado al mondo, la Hass.