L’attenzione all’ambiente è da sempre una priorità di Morato Pane, il gruppo veneto specializzato nel bakery industriale. In occasione dei 50 anni di attività, l’azienda ha infatti dato il via al progetto “Più Natura, Più Qualità”, adottando un approccio sempre più orientato alla sostenibilità e alla riduzione della carbon footprint dei suoi processi e prodotti.
Morato è del resto la prima azienda italiana a impegnarsi per lo sviluppo sostenibile del pane industriale. Anche per questo ha recentemente aderito al “Programma per la valutazione dell’Impronta Ambientale” promosso dal Ministero della Transizione Ecologica, avviando così lo studio della carbon footprint dei suoi prodotti di punta al fine di misurarne l’impatto ambientale, ed eventualmente correggerlo e ridurlo.
L’azienda si è quindi impegnata a compensare le emissioni di gas serra generate durante il ciclo di vita della sua linea principale, American, aderendo a un progetto per la generazione dell’energia idroelettrica. Il progetto consiste nella creazione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente (capacità 300MW) in India, la cui energia viene poi ceduta alla rete nazionale riducendo così la dipendenza da combustibili fossili. In questo modo sono state neutralizzate 8.731 tonnellate di anidride carbonica equivalenti.
LA COMPENSAZIONE DELLA CARBON FOOTPRINT
Con la carbon footprint si ottiene una misurazione esatta e certificata della quantità di CO2 emessa nelle fasi del ciclo di vita di un prodotto. Sulla base di questa consapevolezza, è possibile definire delle azioni tese alla riduzionla. È qui che entra in gioco il concetto di “compensazione”, ossia la possibilità di neutralizzare le emissioni residue, attraverso il sostegno a progetti che rilascino “crediti positivi di anidride carbonica equivalente” o a programmi che utilizzino energie rinnovabili o favoriscano la piantumazione di alberi.
I crediti positivi di anidride carbonica equivalenti, verificati conformemente allo standard Voluntary Carbon Standard (VCS), vengono utilizzati per compensare le emissioni residue generate dalle proprie attività. Ed è così che un’attività di impresa può essere definita “carbon neutral”.