Gusto, versatilità e convenienza interpretano in pieno le aspettative dei consumatori. Ma a frenare il business della categoria ci sono sempre le conseguenze di una percezione poco salutista. A ciò si aggiunge un certo allarmismo mediatico che non di rado finisce per penalizzare anche la fascia premium. Secondo di dati di Iri, considerando l’anno terminante a settembre 2021 relativamente a iper, super e Lsp, il mercato dei würstel ha riportato una contrazione del 2,5% a volume, per 38,6 milioni di kg. Nello stesso periodo, il fatturato è sceso del 3%, fermandosi poco sotto i 202 milioni di euro. Tutti i principali segmenti evidenziano un andamento negativo, mostrando tuttavia dinamiche differenti. Se infatti i würstel avicunicoli segnano una contrazione dell’1,4% a volume, per 22,4 milioni di kg, e del 3,7% a valore, per 98,3 milioni di euro, i prodotti a base di puro suino arretrano del 3,4% nelle quantità vendute, ma limitano il calo di fatturato al -1,7%, per 82,7 milioni di euro. Nel complesso, dopo aver registrato un forte boost durante le prime fasi dell’emergenza Covid-19, il mercato si confronta con una controcifra importante e dunque riscontra andamenti al ribasso.
Per avere un quadro completo del mercato würstel, leggi lo sfogliabile di Food Gennaio 2022, disponibile nell’edicola digitale.
RIDURRE LA PLASTICA È UN MUST
Nonostante le criticità legate ai forti rincari dei costi di produzione, molte aziende proseguono i loro piani per rendere le confezioni più ecosostenibili. Un impegno che passa per la scelta di materiali riciclati e riciclabili, capaci comunque di assicurare standard elevati in termini di conservazione. Pfitscher, per esempio, ad Anuga ha presentato un nuovo packaging che vanta il 35% in meno di plastica. “Nel prossimo futuro – sottolinea Lukas Pfitscher, figlio del fondatore Gottfried – l’innovazione più importante riguarderà le metodologie di produzione e la riduzione della plastica nel packaging”.
PIÙ DISTINTIVITÀ SULLO SCAFFALE
Sempre più centrale è anche il restyling del pack mirato a garantire maggiore trasparenza agli shopper. È il caso delle referenze presentate al pubblico con un fronte espositivo che lascia ampio spazio al prodotto. Quelle, insomma, che si limitano a mostrare il nome della linea, la variante e il logo. “Per quanto riguarda il packaging – spiega Giulia Bonfiglioli, Category Marketing Specialist Grandi Salumifici Italiani – Senfter ha già portato innovazione alla categoria introducendo il primo e unico pack dalla forma a montagna, che conferisce al prodotto distintività e la massima visibilità su uno scaffale spesso caotico, nel quale i würstel vengono riposti in modo indifferenziato. Stiamo lavorando, inoltre, per venire incontro al bisogno di maggiore sostenibilità delle confezioni”.