Il Gruppo Unicomm (associato di Selex Gruppo Commerciale) ha deciso di rinnovare anche per il 2022 un pacchetto di garanzie e servizi riservato ai suoi 7.500 dipendenti contro i danni causati dal Coronavirus.
La novità inserita all’interno del contratto di assicurazione è l’indennità per reazione avversa al vaccino, che si affianca alle indennità già previste nel biennio 2020-2021. Vale a dire quella per il ricovero e quella per la convalescenza da Covid-19, nel caso in cui il collaboratore sia stato ricoverato in terapia intensiva.
“La vaccinazione sta consentendo di arginare la pandemia e oggi la situazione negli ospedali non è nemmeno paragonabile a quella di un anno fa, ma vediamo che le varianti del virus stanno comunque riportando i contagi a livelli molto preoccupanti – spiegano Marcello e Mario Cestaro, da sempre alla guida di Unicomm –. Ringraziamo tutti i nostri collaboratori che hanno deciso di vaccinarsi, come scelta di responsabilità per sé stessi e per gli altri. I vaccini hanno dimostrato di essere sicuri ed efficaci e sono l’unico strumento che abbiamo per fronteggiare il virus. Anche quest’anno abbiamo voluto fare la nostra parte, rinnovando per il terzo anno l’assicurazione per tutti nostri dipendenti contro il ricovero da Covid-19, inserendo anche l’indennità per la reazione avversa al vaccino sebbene sia ormai scientificamente chiarito che si tratta di un’eventualità assolutamente residuale”.
LE TUTELE PER I LAVORATORI
I collaboratori di Unicomm avranno a disposizione una centrale operativa attiva 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno per richiedere pareri medici immediati o informazioni sanitarie telefoniche.
Nei 30 giorni successivi alle dimissioni potranno richiedere la prenotazione di prestazioni sanitarie, il trasporto in autoambulanza dall’ospedale al domicilio, l’assistenza infermieristica specializzata domiciliare e il counseling psicologico. La copertura assicurativa sarà attiva fino al 31 dicembre di quest’anno. Naturalmente l’assicurazione si aggiunge alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
“Vuole essere un modo per ringraziare i nostri collaboratori per il loro impegno quotidiano. In alcuni momenti di questa pandemia i supermercati sono stati tra le pochissime attività rimaste aperte, svolgendo una vera e propria funzione sociale – proseguono i fratelli Cestaro –. Chi lavora all’interno dei punti vendita è costantemente in contatto con altre persone, perché ascoltarle, dialogare e cercare di soddisfare le loro esigenze è parte integrante di questo lavoro. Come azienda abbiamo cercato di fare la nostra parte fin dai primi mesi di pandemia, assicurando tutti i collaboratori in caso di ricovero da Covid-19, perché la gratitudine nei loro confronti non fosse espressa solo a parole ma attraverso atti concreti”.