Italiani e spesa online, e-commerce sempre più radicato

Il terzo report annuale di Everli svela come sono cambiate le abitudini di consumo. Nel 2021 gli ordini online degli italiani sono aumentati del +6,5%
Italiani e spesa online, e-commerce sempre più radicato

Everli – il marketplace della spesa online – ha analizzato i suoi dati per fornire un’istantanea delle tendenze che hanno caratterizzato la spesa online in Italia negli ultimi 12 mesi. Il suo terzo report annuale ha evidenziato trend e differenze tra le diverse regioni e province, indagando se e come siano cambiati i comportamenti di acquisto in Italia. Con un dato che si impone su tutti: l’abitudine alla spesa online, anche per i beni alimentari, è sempre più radicata.

LA SPESA ONLINE DEGLI ITALIANI NEL 2021

La classifica delle 10 categorie di prodotto più acquistate dai consumatori italiani tramite Everli è parecchio cambiata rispetto al 2020, con una crescente tendenza a comprare prodotti salutari. Si conferma capolista di questo speciale ranking la categoria verdura, subito seguita da frutta (secondo posto), spodestando la categoria merendine che nel 2021 si ritrovano solo al settimo posto.

Questa tendenza healthy si conferma anche guardando al resto della classifica, che vede quest’anno posizioni più alte occupate da categorie quali pasta di semola corta (terzo posto), insalate pulite e lavate (sesto), pane (nono) e agrumi (decimi) e registra l’uscita dalla top 10 di categorie particolarmente apprezzate nel 2020, come formaggi e salumi, latte e burro, gelati e scatolame, così come le farine e i preparati per pane e pizza fatti in casa (che nel 2020, complice il lockdown, avevano raggiunto uno stellare +5.046% rispetto al 2019).

COME CAMBIA IL CARRELLO

Negli scorsi 12 mesi, complici limitazioni meno severe rispetto ai lockdown del 2020, il dato relativo alla spesa totale effettuata online in Italia è fisiologicamente leggermente sceso (-4%), mentre il numero complessivo di ordini è salito (+6%), benché con un valore medio del carrello inferiore (-9,8%). Segno che i consumatori italiani nel 2021 hanno integrato la spesa effettuata online nella loro quotidianità, gestendo un numero maggiore di spese un po’ più contenute. La zona d’Italia che ha visto la maggiore affermazione della spesa online su Everli è il Nord-Est (Friuli-Venezia-Giulia e Veneto): Venezia (+17,5%), Udine (+17%) e Trieste (+15%) sono infatti le tre città in cui si è registrata la crescita maggiore anno su anno.

Per quanto riguarda l’organizzazione della spesa, le abitudini degli italiani sono parzialmente cambiate rispetto al 2020, quando il giorno preferito per ordinare la spesa online era il lunedì. Nel 2021 è stata invece il venerdì la giornata abitualmente deputata a questa attività. La domenica, invece, anche nel 2021 è il giorno in cui si registrano meno ordini sulla piattaforma. Sul fronte orari, il mattino si conferma il momento più gettonato per ordinare online, soprattutto tra le 10 e le 11. Infine, la app per mobile di Everli è di gran lunga preferita dagli italiani rispetto alla versione web (68% vs 31%), con una crescita di ben sette punti percentuali rispetto al 2020.

LE EVIDENZE PIÙ INTERESSANTI PER CATEGORIA

Mettendo a confronto le abitudini di acquisto online, emergono curiosità e differenze su gusti e comportamenti dei consumatori. Nel corso dell’ultimo anno, Messina è stata la provincia italiana che ha acquistato il maggior numero di prodotti di frutta e verdura (18%), guadagnandosi dunque lo scettro di città più salutista. Mentre l’Emilia-Romagna si riconferma per la terza volta consecutiva la regione più healthy, con ben tre province nella top 10: Bologna (secondo posto), che sale di quattro gradini rispetto al 2020, seguita da Parma e Modena, rispettivamente in quarta e sesta posizione. Sondrio, invece, si aggiudica il primato di città più “godereccia” d’Italia per l’acquisto online di dolciumi, seguita da Napoli al secondo posto e da Taranto (terza). Le spese più ingenti di carne e pesce sono state effettuate in provincia di Caserta: è infatti al primo posto, con questa categoria che pesa ben il 22% del totale delle spese effettuate. Le fanno compagnia sul podio Imperia, al secondo posto, e Alessandria al terzo.

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