Andriani Società Benefit, azienda punto di riferimento dell’innovation food che opera coniugando innovazione e sostenibilità e mette in relazione ogni propria attività ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ha approvato il suo primo Codice di Condotta Fornitori. Si tratta di uno strumento attraverso cui l’azienda intende coinvolgere attivamente i suoi fornitori in un percorso collettivo e condiviso verso lo sviluppo sostenibile. Andriani, infatti, impegnata nel declinare un concetto esteso di “benessere” anche attraverso il suo brand Felicia, da tempo ha scelto di porsi come agente del cambiamento per trainare e sensibilizzare tutta la filiera di riferimento ai temi di sostenibilità.
L’IMPORTANZA DELLA “RESPONSABILITÀ ESTESA”
Con il nuovo Codice di Condotta Fornitori, realizzato con il supporto di Nativa, regenerative innovation company che accelera l’evoluzione delle aziende verso un paradigma economico sostenibile e rigenerativo, Andriani si fa dunque portavoce del concetto di responsabilità estesa.L’obiettivo è incoraggiare tutti i fornitori a predisporre piani mirati e metodi di monitoraggio innovativi e consoni ai rispettivi settori, per intraprendere progressivamente azioni di miglioramento nei riguardi delle proprie performance ambientali e sociali.
E poiché la sostenibilità, soprattutto in ambito industriale, per essere raggiunta prevede un processo che veda coinvolta tutta la catena di fornitura, Andriani, attraverso il Codice di Condotta Fornitori, richiama a una cooperazione multi-dimensionale di più attori per generare valore condiviso, traslando dal concetto di supply chain, troppo riduttivo e monodimensionale, a quello di value network.
UNA NUOVA PROSPETTIVA DEL FARE IMPRESA
Per Andriani il Codice è uno strumento utile sia a migliorare il proprio profilo d’impatto attraverso azioni mirate su beni e servizi nella sua catena di fornitura, sia a implementare il dialogo con i fornitori, stimolando approcci innovativi orientati alla multifunzionalità, alla ricerca e alla rendicontazione quali driver di un agire consapevole. La sua metodologia di applicazione, infatti, tiene conto dell’interdipendenza esistente tra il mondo imprenditoriale, la sfera sociale e gli ecosistemi naturali. Per questo motivo, secondo Andriani occorre abbracciare al più presto una nuova prospettiva del fare impresa, consapevoli che gli impatti negativi delle attività non potranno essere tollerati a lungo dal pianeta.