Un cortometraggio per celebrare il valore dell’innovazione, raggiunta grazie alla passione e alla perseveranza. È così che Mutti, azienda leader in Europa nel mercato del pomodoro, ha scelto di celebrare il genio creativo di Ugo Mutti, membro della famiglia e inventore dell’iconico tubetto di pomodoro concentrato. Una grande innovazione degli anni Cinquanta, che ha allungato i tempi di conservazione del prodotto riducendone lo spreco.
Attraverso la regia di Stefano Lodovichi, il cortometraggio “Ugo, storia di una piccola grande idea” racconta la storia del giovane Ugo Mutti, desideroso di sorprendere Adele, la ragazza di cui è innamorato e la cui famiglia gestisce un ristorante a Basilicanova, in provincia di Parma. In questa favola la perseveranza si intreccia all’ingegno, che viene celebrato attraverso un parallelismo tra innovazione e amore. Oltre al tubetto di concentrato, protagonista è anche il famoso tappo a forma di ditale, diventato poi uno strumento utilizzato da un’intera generazione nel lavoro di cucito.
“La storia di Ugo Mutti, mio prozio, vuole rendere omaggio in modo originale a valori a noi molto cari, alla base del successo della nostra azienda: la perseveranza e la sua importanza nella missione più nobile, quella dell’innovazione per offrire la massima qualità possibile – commenta Francesco Mutti, Amministratore delegato dell’azienda –. Questo spirito è ciò che da sempre ci contraddistingue: lavoriamo tutti i giorni per sovvertire i paradigmi di un settore da sempre ritenuto ‘tradizionale’, spingendoci verso la ricerca di nuovi prodotti o processi per perseguire questo scopo. Ne è un esempio Instafactory, la prima fabbrica mobile lanciata da Mutti per lavorare il pomodoro direttamente sul campo di raccolta, nel suo momento di perfetta maturazione. Questa propensione alla distintività attraversa tutta la storia della nostra azienda e, infatti, già 70 anni fa Ugo Mutti e il suo tubetto ne davano ampia testimonianza”.