La legge italiana sul biologico adesso è una realtà. Il Senato infatti ha approvato oggi in via definitiva il decreto delegato “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”.
AIAB, AssoBio, Associazione Biodinamica, AssocertBio e FederBio esprimono un plauso per il lavoro di tutti i parlamentari che ha portato alla conclusione in tempi estremamente rapidi – meno di un mese dall’ultima votazione alla Camera dei Deputati del 9 febbraio scorso – quella che definiscono come “una norma chiave per supportare la transizione ecologica dei sistemi agricoli e per l’intero comparto agroalimentare italiano”.
L’approvazione del disegno di legge 988 giunge in un momento strategico e consente anche all’Italia di “allinearsi alle politiche Ue che, con il Green Deal, la strategia Farm to Fork e il Piano d’azione Europeo per il biologico, puntano a una crescita consistente del settore. Grazie alla legge – continua la nota congiunta delle associazioni del comparto – sarà possibile utilizzare le risorse economiche per il sostegno all’agricoltura, la promozione dei prodotti alimentari e la ricerca che l’Unione europea ha espressamente vincolato all’agricoltura biologica e biodinamica”.
LE POSSIBILITÀ INTRODOTTE DALLA NUOVA NORMA
Dopo 15 anni e tre legislature è quindi passata una norma fondamentale, molto attesa dal settore. Soprattutto considerando che l’Italia vanta a livello europeo il primato nel biologico.
La legge contiene elementi significativi come la possibilità di registrare il marchio biologico “Made in Italy”, istituire distretti biologici che consentano di sviluppare l’agricoltura e l’economia dei territori rurali e adottare un Piano d’Azione nazionale per favorire lo sviluppo del biologico italiano come metodo avanzato dell’approccio agroecologico.
“Questa norma, attesa da oltre 15 anni, è essenziale per sostenere la conversione agroecologica, consentendo anche all’Italia di avvalersi del sostegno economico dedicato a questa agricoltura sostenibile certificata per far crescere il settore sia in termini di produzione che di consumi. Grazie a questa legge il biologico può diventare il motore di rilancio dell’intero comparto agroalimentare. L’Italia ha una forte vocazione al biologico, che va incrementata e valorizzata con investimenti in ricerca, innovazione, formazione e comunicazione per continuare ad essere leader tra i Paesi europei che stanno investendo fortemente in questa forma di agricoltura”, sottolineano FederBio, AIAB, AssoBio, Associazione Biodinamica, AssocertBio.