“Al caro energia che mette in difficoltà anche i caseifici – racconta Stefano Berni, Direttore generale del Consorzio Tutela Grana Padano –, si è aggiunta l’invasione dell’Ucraina, con la coda di sanzioni contro la Russia, che, come avvenuto nel 2014 con la questione della Crimea, colpiscono anche i paesi che le applicano e non solo per effetto delle ritorsioni di Mosca. Da otto anni a Mosca e San Pietroburgo non arriva un etto di Grana Padano Dop”. Il Consorzio Grana Padano segue quindi con apprensione gli eventi in Ucraina e allerta sull’effetto boomerang che le sanzioni contro il paese sovietico rischiano di avere sul sistema agroalimentare italiano.
Non manca però la preoccupazione per la tragedia delle popolazioni. “Per questo il Cda del Consorzio ha donato alla Croce Rossa Italiana, partner in tante iniziative umanitarie, un contributo di 200mila euro– spiega Berni – per organizzare i soccorsi a donne e bambini in fuga dalla loro terra o rimasti sotto i bombardamenti”.
SPECULAZIONI, LA SPINTA ALLA VOLATILITÀ DEI PREZZI
Sui conti economici delle aziende pesano inoltre i rincari delle materie prime. “Siamo convinti che a spingerli siano state manovre speculative, confermate dalla volatilità dei prezzi di gas e petrolio – sottolinea Berni – d il fatto che in Italia ci sono giacenze di cereali dell’8-10%, secondo stime della Coldiretti Lombardia. Ma questi aumenti rischiano comunque di rallentare i programmi di crescita che avevamo definito, pur se va ricordato che nelle stalle di Grana Padano devono essere dati alimenti provenienti dalla zona di produzione”.
PROGETTO LIFE TTGG PER RIDURRE I CONSUMI ENERGETICI
Sui temi dell’energia il Consorzio promuove da anni progetti di ricerca finalizzati a ridurne il consumo in tutte le fasi della filiera produttiva. “Con il progetto LIFE TTGG (The Tough Get Going), frutto della collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica del Sacro Cuore – spiega Berni -, abbiamo voluto fornire alla filiera del Grana Padano Dop un set strategico per ottimizzare le prestazioni ambientali ed economiche mediante proposte di efficientamento energetico e diminuzione degli sprechi”. Nelle prossime settimane, sarà a disposizione delle aziende un software di supporto alle decisioni ambientaliche, tra le diversefunzioni, permetterà loro di ottimizzare l’intero processo produttivo, attraverso la stima del consumo di energia e la definizione dei potenziali risparmi energetici.
“Il Consorzio intende inoltre investire oltre 180 milioni di euro per migliorare impianti e processi produttivi – conclude Berni – puntando sulle energie rinnovabili, a una maggiore integrazione della produzione, alla creazione di migliori relazioni di mercato e proseguendo soprattutto nel percorso di transizione ecologica proposto dal Green Deal.”