Assortimento ampio, ottimi rapporti con il trade ed export: è questa la ricetta che ha consentito all’azienda vinicola Caldirola di archiviare il 2011 con numeri molto positivi. Il fatturato è infatti cresciuto lo scorso anno del 25%, arrivando a 65 milioni di euro rispetto ai 52 milioni del 2010. Il mercato italiano ha contribuito a questo incremento con +22,50%, mentre le esportazioni hanno fatto segnare +33,58% e ormai rappresentano quasi il 30% del giro d’affari della casa vinicola lombarda. La gd resta il canale d’elezione di Caldirola in Italia (42% del fatturato), mentre la distribuzione organizzata (16%) e il discount (8%) riservano ulteriori margini di sviluppo.
Oltreconfine sono Germania, Spagna, Russia e Paesi dell’Est gli sbocchi più importanti. In particolare, la Spagna è andata acquisendo il peso di un Paese di riferimento. Caldirola la presidia con prodotti a proprio marchio: nel 2011 vi sono state vendute circa 3 milioni di bottiglie, con un +24% del fatturato sul 2010. Tra i prodotti di maggiore successo spicca il Lambrusco (80% delle vendite), accanto al Moscato e al Vermouth. Trend di crescita a doppia cifra li ha fatti registrare anche la Russia (+16% vs. 2010).
La presenza di Caldirola si va consolidando anche in Gran Bretagna, Stati Uniti, mentre in Giappone l’azienda sottolinea l’ottimo andamento di Barolo, Barbaresco e Lambrusco e un forte interesse per gli spumanti. Interessante in chiave di sviluppo è la Cina, dove le preferenze vanno soprattutto ai vini rossi e, in generale, a quelli con un pack molto curato. Per questo, Caldirola ha creato Danzà, brand di fascia premium pensato proprio per questo mercato ma che verrà poi commercializzato anche in altri Paesi. La linea si compone di tre referenze – Montepulciano d’Abruzzo Doc, Primitivo Igt e Nero d’Avola Igt – caratterizzate da una bottiglia originale, Bordolese conica.
Buoni anche i primi dati relativi al 2012, con +31,85% a fine gennaio (+35,5% in Italia e +18,6% all’estero) e addirittura +47,91% a fine febbraio (con +51,8% in Italia e +13,2% all’estero). “È vero che il 2012 – afferma Luigi Maggioni, direttore commerciale di Caldirola – complice il forte aumento dei costi della materia prima, 30-40% in media con punte anche superiori per alcuni vitigni, vedrà l’inevitabile ritocco al rialzo dei prezzi di alcune referenze. Ciò nonostante, siamo sicuri che, proseguendo sulla strada della qualità e completezza della nostra offerta e della puntuale e dinamica collaborazione con i partner dei retail, potremo continuare a percorrere la strada dello sviluppo”.
A Vinitaly è previsto il debutto della linea Caldirolabio, che si compone al momento di due referenze: Pinot Grigio Veneto Igt e Montepulciano d’Abruzzo Doc. L’obiettivo è quello di lanciare una nuova brand identity, presidiando un segmento dalle interessanti potenzialità. Per l’export, Caldirola proporrà le sue referenze bio anche nel formato bag-in-box, costituita da una doppia confezione con materiali (plastica+cartone) separabili e quindi facilmente riciclabili. Il bag-in-box sarà disponibile nei formati da 3 e da 5 l con rubinetto: una soluzione preferita alla classica dama, in quanto l’erogatore evita l’immissione di ossigeno, assicurando al vino una migliore conservazione. Domenico Apicella
Caldirola chiude il 2011 a +25%
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