Come combattere lo speco alimentare? La soluzione dell’azienda Di Marco è recuperare le Pinse ‘fuori misura’, portandole sulle tavole dei centri caritatevoli. Per evitare lo smaltimento di un prodotto alimentare eccellente dal punto di vista produttivo e della qualità organolettica, avente il solo difetto estetico, l’azienda ha deciso di donare una cospicua quantità di Pinsa Romana alla rete Banco Alimentare, per portare nelle mense dei vari enti di volontariato una Pinsa, pronta da condire o da consumare come pane.
UN ‘ERRORE’ ARTIGIANALE
“Smaltire Pinse buonissime solo perché fuori-forma non ci sembrava etico né coerente con la passione e l’amore che la mia famiglia e tutti quelli che lavorano con noi mettono in tutta la filiera”, ha dichiarato Alberto Di Marco, Direttore commerciale dell’azienda.
Il processo di produzione dell’originale Pinsa Romana è improntato all’artigianalità, dal rispetto dei tempi lunghi di lievitazione alla stesura realizzata a mano da maestri pinsaioli per garantire bontà, leggerezza e digeribilità tipiche del prodotto. A queste caratteristiche si aggiungono quelle legate alla dimensione estetica e alla peculiare forma allungata che, proprio per il procedimento artigianale, può talvolta risultare imperfetta.
UNA SOLUZIONE ‘UMANA’
“Abbiamo quindi pensato di donare a Banco Alimentare un centinaio di bancali di Pinse surgelate, pronte da condire e scaldare. Si tratta di circa 84 mila Pinse non commercializzabili nei canali tradizionali perché i rilevatori ottici le hanno scartate sebbene fresche e fragranti: l’idea di non sprecare ottimo cibo e di condividerlo con le persone più bisognose per noi ha un valore inestimabile”, ha spiegato Di Marco.
A far eco, Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare: “Recuperare cibo dalle aziende produttrici per donarlo a chi ne ha bisogno significa rispondere ad un bisogno sociale del nostro tempo, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale e i costi che le aziende dovrebbero sostenere in caso di smaltimento. Incontrare aziende sensibili e attente come Di Marco, oltre a portare alle strutture caritative un prodotto buono come la Pinsa Romana, significa offrire un forte segno di speranza e di fiducia nel futuro dell’umanità, e questo è il senso del nostro lavoro di ogni giorno, di quello dei nostri partner e di tutti i nostri volontari”.