Un’edizione sotto il segno dell’hashtag ‘Own the change’ che permetterà a Sial di riaffermare la propria ambizione di riunire l’ecosistema alimentare e rispondere alle grandi trasformazioni in atto nell’industria alimentare.
I numeri sono in linea con quelli dell’ultima edizione che si è tenuta nel 2018: 7.200 espositori provenienti da 120 paesi, 250mila metri quadrati di esposizione, 650 start up. L’Italia si conferma dopo la Francia il secondo paese con 700 espositori, confermando il proprio ruolo di protagonista indiscusso della manifestazione.
“Il settore del food&beverage è in pieno fermento ed evoluzione, il nostro network ha individuato alcuni importanti trend di consumo che si sono radicalizzati durante e dopo la pandemia. Oggi il cibo è visto prima di tutto comepiacere, ma è condizionato principalmente da tre fattori: la sicurezza, l’impegno soprattutto verso le tematiche ambientali e la praticità che si traduce sostanzialmente in packaging facili da utilizzare ma anche forieri di informazioni per garantire trasparenza al consumatore” ha spiegato Nicolas Trenteseaux, Direttore Gruppo Sial, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
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