La conferma è ufficiale. Ma sarà la volta buona? In Italia del Nord è in arrivo Mercadona, che punta sul nostro Paese come primo mercato estero-test al di fuori della penisola iberica. La catena spagnola, peraltro, dispone di un’enorme liquidità – stimata intorno ai 2 miliardi di euro – e di un patrimonio netto di 2,2 miliardi di euro e di debiti finanziari bassissimi. Il fatturato 2011, sviluppato da 1.356 punti vendita, ha toccato i 17,831 miliardi di euro, l’8% in più rispetto al 2010, a riprova della straordinaria potenza raggiunta dall’insegna nel mercato domestico, vessato dalla crisi dei consumi come gli altri Paesi dell’Europa meridionale. Lo sviluppo internazionale diventa l’obiettivo prioritario del 2012.
“Siamo alla ricerca di catene commerciali di medie dimensioni – ha precisato Marco Generali, responsabile delle relazioni esterne internazionali di Mercadona a Il Sole 24Ore – operanti nelle regioni del Nord Italia, con una quarantina di punti vendita e format medi di 1.500 mq. La responsabilità della filiale italiana la affideremo a un management locale: vogliamo costituire un laboratorio per imparare, solo in seguito punteremo a espanderci. In Italia –siamo in otto persone a fare scouting”. Dopo l’Italia, i mercati target potrebbero essere anche Francia, Portogallo e Belgio.
Benché molti operatori del trade siano scettici su un effettivo sbarco di Mercadona, il tam tam della retail business community segnala ormai da alcuni mesi con insistenza l’esistenza di trattative – peraltro non confermate da entrambe le parti – per una parte della rete della veneta Unicomm (gruppo Selex, insegne Famila, A&O e Emisfero) o, in alternativa, dei punti vendita Billa-Rewe ancora in Veneto, a cui guarda con interesse anche Conad. In ogni caso, Mercadona ammette che “continuiamo a sondare il mercato”. Una manovra diversiva per arrivare al gioiello della corona della gdo italiana?
In Spagna, in parallelo alla crescita di fatturato, Mercadona ha creato 6.500 nuovi posti di lavoro (il 40% giovani sotto i 25 anni) nel 2011, tutti con contratto indeterminato, che porta l’organico aziendale a quota 70mila addetti. Grazie anche alle misure gestionali adottate lo scorso anno, l’aumento di produttività dell’azienda è stato del 2%, con un impatto positivo sull’utile netto: 474 milioni di euro, un 2,9% delle vendite e un 19% in più che nel 2010.
Da segnalare la scelta strategica nella distribuzione dell’utile lordo di 922 milioni di euro: 223 milioni di euro sono stati assegnati ai lavoratori per bonus raggiungimento obbiettivi, 225 milioni di euro destinati alla società sotto forma di tasse e 474 milioni di euro che per la maggior parte, esclusi i dividendi agli azionisti, sono stati depositati nelle casse dell’azienda per aumentare le risorse in vista di nuovi investimenti.
Nel 2011, peraltro, Mercadona ha investito 540 milioni di euro, aprendo 60 nuovi supermercati e chiudendone 14. Una quota importante degli investimenti è andata alla ristrutturazione di 39 supermercati per adattarli agli standard attuali dell’azienda, nonché alla costruzione del nuovo magazzino di Villadangos del Páramo (León) e di quelli di Guadix (Granada) e Abrera (Barcellona).
Obiettivo Veneto per Mercadona
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