Il primo giugno è la data scelta dalla FAO nel 2001 per celebrare il latte, bevanda-alimento che costituisce fin dalla prima infanzia la base della nutrizione quotidiana nel mondo. Il duplice obiettivo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura è valorizzare a livello globale sia il prodotto in sé, sia il settore lattiero-caseario. “Il World Milk Day, oltre ad essere un momento in cui si esaltano le proprietà nutritive del latte e dei suoi derivati, dovrebbe essere anche un’occasione ulteriore per riflettere in termini economici e sociali sulla sostenibilità e sulla valorizzazione di questa preziosa materia prima” – auspica il Direttore generale del Consorzio Tutela Grana Padano, Stefano Berni. “Condividendo questi valori, non possiamo non evidenziare quanto facciamo per assicurare l’equa ripartizione del valore aggiunto del nostro formaggio”.
Per garantire le circa 4.000 imprese lattiere della filiera, il formaggio Dop più consumato al mondo – con oltre cinque milioni di forme prodotte nel 2021, simbolo dell’eccellenza dell’agroalimentare made in Italy – sostiene da anni il principio dell’equa correlazione tra il prezzo della materia prima, il latte appunto, e quello del prodotto al banco. Un principio che è stato nuovamente inserito nel Piano produttivo 2022-2024 approvato da tutti i consorziati.
“Un sistema produttivo sano, trasparente, rispettoso delle regole e orgoglioso della propria attività – aggiunge Berni – è reso possibile anche dall’equa distribuzione del valore e da una migliore correlazione con il prezzo del prodotto finito. Due elementi che hanno garantito negli ultimi anni una differenza media a favore del latte destinato a Grana Padano dell’8 per cento. La valorizzazione del latte deriva quindi dalla sua destinazione e dall’indissolubile legame con il territorio e con la sua comunità”.