Lo sviluppo della filiera lattiero-casearia, dall’allevamento alla trasformazione fino alla distribuzione, non può prescindere dal rispetto per l’ambiente, i lavoratori, gli animali e la soddisfazione di consumatori, ormai consapevoli e attenti a certe tematiche. Sempre più spesso sentiamo parlare di “smart industry”, concetto fortemente legato sia alla tecnologia e all’efficienza di processo sia alla sostenibilità e allo sviluppo sostenibile.
SOSTENIBILITÀ E RISPETTO PER L’AMBIENTE A PARTIRE DALLA STALLA
Il latte utilizzato per produrre i formaggi freschi di Casa Radicci proviene da aziende agricole piemontesi, accuratamente selezionate e caratterizzate dalla massima attenzione per il benessere degli animali e per l’ambiente. Negli anni, alcune di esse, hanno intrapreso il complesso percorso di conversione in aziende biologiche certificate per le quali sono banditi i fertilizzanti chimici, così come i fitofarmaci, e i cui prodotti biologici utilizzati per l’alimentazione delle vacche frisone (la preziosa razza bovina scelta da Casa Radicci) sono tutti rigorosamente auto-prodotti. In tali allevamenti, inoltre, durante le ventiquattro ore, gli animali sono liberi di entrare e uscire dalla stalla, scegliere quando nutrirsi, farsi mungere o dormire, in base ai propri ritmi ed esigenze, senza alcuna forzatura che possa alterare o danneggiare il loro equilibrio naturale.
RISPARMIO ENERGETICO, UNA PRIORITÀ QUANTO MAI ATTUALE
L’attenzione per la sostenibilità riguarda tutto il processo produttivo di Casa Radicci, tanto che nel 2013 l’azienda ha deciso di investire in un impianto di cogenerazione. “Tale impianto ci consente di autoprodurre energia elettrica tramite un motore alimentato a gas – spiega Gianni Vercellotti, responsabile della Sostenibilità e Sicurezza di Casa Radicci– : tutto il calore prodotto dal motore viene utilizzato per riscaldare l’acqua utilizzata per la produzione e i lavaggi. Il recupero dell’energia termica ci consente di risparmiare più di 500 tonnellate di petrolio equivalenti all’anno.
Oltre all’impianto di cogenerazione in questi ultimi anni l’azienda ha investito nelle nuove tecnologie messe a disposizione dal mercato per diminuire i consumi di energia elettrica e vapore grazie a sistemi di monitoraggio e controllo sempre più efficaci. Mi piace evidenziare che proprio in questi giorni è entrata in funzione una nuova soffiante ibrida nell’impianto di depurazione che sarà in grado di insufflare il 20% in più di aria utilizzando il 30% di energia elettrica in meno rispetto alle due vecchie soffianti di tipo tradizionale che è andata a sostituire.
Queste scelte sono dettate anche da un ritorno di tipo economico, ma gli eventi degli ultimi mesi ci stanno insegnando che la sostenibilità è fondamentale per la sopravvivenza stessa delle aziende, infatti gli eventi geopolitici e la fortissima siccità che ha colpito in particolare la nostra regione ci sta facendo toccare con mano il fatto che l’approvvigionamento idrico ed energetico non è così scontato come poteva apparire solo qualche mese fa”.
In quest’ottica tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, è prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 800 kWp da installare sui tetti dell’azienda, in grado di integrarsi con l’impianto di cogenerazione e garantire, così, un ulteriore risparmio energetico.