Nuove opportunità per i produttori di marca privata

Con l’incessante conquista di quote di mercato da parte della Mdd, le marche industriali investono su nuovi modelli di business. Internazionalizzazione in primis
Nuove opportunità per i produttori di marca privata

Negli ultimi decenni l’offerta di prodotti a scaffale ha visto una costante e progressiva crescita dei prodotti di marca privata, merito di un’efficace strategia di valorizzazione perseguita dai retailer. È in questo contesto che le marche industriali, in sofferenza per la perdita del ruolo di leadership nel mercato, si trovano a dover competere con le private label, sempre più innovative, tecnologiche, sostenibili e capaci di interpretare le nuove abitudini d’acquisto.

Nell’articolo dedicato nel numero di agosto di Food, a proposito della forte crisi vissuta dalle marche industriali, è intervenuto Paolo Palomba, Partener Iplc e Managing partner expertise on field, affermando: “I dati dei primi cinque mesi del 2022 dimostrano come si stia accentuando la crisi di ruolo della Idm. Il fenomeno avviene peraltro in un contesto in cui l’incremento dei costi e la conseguente inflazione favoriscono una negoziazione senza soluzione di continuità, tuttora aperta sui listini, tra produttori e distributori”.

IL LEGAME FRA DISCOUNT E PL

I dati Iri (Presentazione di scenario, aprile 2022) parlano chiaro: il trend dei canali in Italia nel primo quadrimestre 2022 evidenzia un’ulteriore avanzata del discount, proiettato ormai al 22% di quota e, per sua natura, in grado di contribuire allo sviluppo della Pl. Si va consolidando così la tendenza da parte degli shopper di scegliere prodotti Mdd che sappiano coniugare buona qualità e giusto prezzo, tratto distintivo del format. “La ricerca di convenienza e valore non è disgiunta dalla domanda di qualità e gratificazione, presso tutti i segmenti di reddito della popolazione, anche se con diversa intensità. È proprio la Mdd ad aver creato un nuovo paradigma di accessibilità al valore che, in passato, era appannaggio esclusivo della Idm”, spiega Palomba.

LA MDD PER CRESCERE OLTRECONFINE

La marca privata, inoltre, può rappresentare un’occasione di sviluppo delle filiere italiane anche all’estero. Nonostante il difficile contesto geopolitico e la crisi inflattiva, le catene internazionali possono offrire importanti opportunità di crescita produttiva per tutti gli attori della Idm. “La possibilità di accedere a diversi mercati (anche) attraverso le private label – commenta Palomba – è una leva che agevola l’internazionalizzazione anche per le imprese che non hanno sufficiente know how e risorse per l’affermazione dei propri brand all’estero”. Un esempio virtuoso in tal senso è quello di Lidl Italia, che con la sua insegna esporta 2 miliardi di euro di agroalimentare italiano e il 10% della frutta totale prodotta in Italia.

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