Mercato interno in aumento, crescita nell’export: per l’olio d’oliva si può parlare di ripresa. Secondo i dati di Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, nell’ultimo bimestre del 2010 il settore ha registrato in Italia e all’estero un andamento vivace, dimostrando la forte capacità di reazione delle aziende italiane a una congiuntura economica complicata e alla concorrenza straniera.
Più in dettaglio, tra novembre e dicembre 2010, le vendite dell’extravergine sono cresciute del 31% sul mercato interno rispetto al 2009, grazie soprattutto al buon andamento dell’extra convenzionale, ossia dei grandi marchi (+34%). In calo, invece, il 100% italiano, diminuito del 4% mentre, seppure sui consueti volumi di nicchia, crescono l’olio dop e igp e il biologico. Buone notizie anche per il sansa (+12,8%).
Negli ultimi due mesi del 2010, il settore guadagna così il 24,5% in più di vendite sul territorio nazionale.
Trend positivo anche per l’export, sempre grazie al contributo essenziale dell’extravergine (+22,4%), con una chiara predilezione per gli oli di grande marca (+25,7%). Nel complesso, tra mercato interno ed estero, il comparto può contare su una felice conclusione della campagna 2009-2010, attestandosi su un incremento del 21,6 per cento.
Secondo le prime stime a livello internazionale, a fine 2010 la Spagna, il competitor più agguerrito del made in Italy, avrebbe visto calare del 5% la commercializzazione interna di olio d’oliva spagnolo rispetto ai quattro anni precedenti.
Olio d’oliva, in ripresa i big brand
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