Shopic lancia la propria sfida Amazon nel campo dei cosidetti “smart cart”, carrelli intelligenti che riconoscono gli articoli riposti nel carrello, fungendo anche da vera e propria cassa self-service.
La digital company israeliana si occupa della creazione di soluzioni per esperienze di acquisto frictionless, personalizzate e interattive nei negozi fisici, aiutando i retailer a ottimizzare la gestione dei punti vendita con l’analisi dei dati digitalizzati.
Questa volta Shopic potrà contare sui 35 milioni di dollari del Series B round annunciato nei giorni scorsi. Denaro che verrà utilizzato quasi interamente per il marketing, con la quale la startup punta ad ampliare la distribuzione del proprio smart cart sia in Israele che in altri paesi, facendo concorrenza al colosso della Silicon Valley.
IL FUNZIONAMENTO
Il dispositivo di Shopic è progettato per essere agganciato ai carrelli della spesa e ricaricarsi tramite uno scaffale a parete. Due telecamere puntate verso il centro del carrello generano i filmati attraverso algoritmi di visione artificiale, che riconoscono i prodotti man mano che vengono inseriti o rimossi dal carrello. Lo schermo permette di visualizzare, oltre allo scontrino in tempo reale, anche la mappa delle corsie del punto vendita. I negozi possono inoltre collegare la piattaforma di Shopic alle piattaforme pubblicitarie e ai gestionali dei punti vendita.
ESPERIENZA UTENTE
“Volevamo trovare modi per ottimizzare le esperienze di acquisto e colmare il divario tra il commercio online e i negozi fisici – ha dichiarato il co-fondatore Raz Golan a TechCrunch –. Il nostro primo prodotto è stata una soluzione ‘scan and go’, utilizzando terminali dedicati o smartphone shopper. Tuttavia, ci siamo presto resi conto che i grandi supermercati avevano bisogno di una soluzione diversa per fornire un’esperienza interattiva più completa ai propri clienti. Pertanto, abbiamo sviluppato l’esclusiva soluzione di carrello intelligente di Shopic“.