Il gruppo vitivinicolo toscano Marchesi de’ Frescobaldi ha registrato nel 2011 un fatturato di 82,8 milioni di euro, con un incremento del +4% rispetto ai 79,6 milioni di euro del 2010. Supera il 60% la quota dell’export, specie verso la Russia e l’Asia, ma il trend è stato favorevole anche nei mercati più tradizionali come Stati Uniti, Canada e Germania. Il mercato italiano, invece, ha risentito maggiormente della crisi dei consumi a livello continentale, anche se, comunque, ha messo a segno una crescita del +3,3% rispetto al 2010, generando un fatturato di oltre 34 milioni di euro.
A livello reddituale, il gruppo Frescobaldi (quattro le tenute storiche: Castello di Nipozzano, Castello di Pomino, Castel Giocondo, Tenuta di Castiglioni) ha raggiunto un ebitda di 24 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi pari al 29 per cento.
Per reagire alla crisi l’azienda fiorentina ha continuato nella strategia di ammodernamento e rafforzamento della propria struttura produttiva, investendo nel solo 2011 oltre 10 milioni di euro in ricerca & sviluppo per rinnovare i vigneti e gli impianti e macchinari, adottando le più moderne tecniche produttive.
“Questi risultati – commenta Giovanni Geddes da Filicaja, ad di Marchesi de’ Frescobaldi – si sommano a quelli del 2010 e portano in due anni la crescita del fatturato a +16% e dell’ebitda a +26% e confermano quanto il settore vitivinicolo italiano di qualità sia vitale, nonostante questo momento di difficile congiuntura economica. In questi primi mesi del 2012 i segni di ripresa in Italia si sono visti, nonostante un avvio piuttosto fiacco. Dall’export arrivano segnali incoraggianti, che ci fanno considerare sempre di più i mercati internazionali come occasioni di sviluppo”.
Frescobaldi, +4% i ricavi del 2011
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