“Subito una legge che obblighi all’indicazione della furosina sulle etichette della pasta, a beneficio dei consumatori di tutto il mondo. Solo esibendo il contenuto della molecola glicata, considerata dannosa per la salute dal mondo scientifico, le aziende sono in grado di poter garantire la qualità della pasta prodotta”. A chiederlo è Massimo Borrelli, Amministratore delegato di Arteagricola, azienda di Cerignola (Fg) specializzata nella produzione di pasta che ha deciso di autodisciplinarsi sin dalle primissime produzioni, in anticipo sulle disposizioni del legislatore. Le leggi in vigore obbligano infatti a indicare i contenuti di furosina nei prodotti caseari ma non sulle etichette della pasta.
“Sebbene siano molti i pastifici che espongono sulle confezioni diciture come ‘essicazione lenta e fattura secondo tradizione’, si tratta di dichiarazioni non corrispondenti a realtà, come è facile verificare anche solo osservando il colore della pasta” – sostiene Borrelli. La pasta di colore chiaro tendente all’avorio è infatti a basso contenuto di furosina in quanto essiccata lentamente e a basse temperature, mentre le paste ambrate e di colore scuro sarebbero invece sottoposte a processi di rapida essiccazione ad alte temperature, che provocherebbero danni termici e alti contenuti di furosina, dannosa per la salute umana. La molecola glicata sarebbe infatti responsabile dell’accelerazione dei processi infiammatori, danneggiando fegato e reni. La conferma arriva dagli studi condotti dai ricercatori del Dipartimento interdisciplinare di Sicurezza degli Alimenti della Facoltà di Medicina dell’Università di Bari, che hanno analizzato e messo a confronto diversi campioni di pasta, dai brand comunemente in commercio alle paste autenticamente artigianali come quella prodotta da Arteagricola. “Si tratta – sostiene Borrelli – della prova provata che soltanto essiccando la pasta lentamente e a basse temperature si preservano le caratteristiche di sapore, nutrizionali e salutari dell’alimento principe della dieta mediterranea”.
La pasta di Arteagricola è interamente prodotta con i grani coltivati nelle terre dove il genetista Nazareno Strampelli diede vita al grano dedicato al Senatore Cappelli. Campi che si estendono su circa novecento ettari, coltivati biologicamente solo a grani antichi e italiani. I bassissimi contenuti di furosina certificati da Arteagricola sono ottenuti grazie all’essiccazione della pasta a temperature mai superiori ai 32 gradi, per tempi che vanno dalle 24 alle 48 ore, a seconda dei formati.