Intesa Sanpaolo ha aderito ai contratti di filiera del quinto bando del Ministero delle Politiche agricole (MIPAAF), mettendo a disposizione un miliardo di euro. Opererà sia come banca finanziatrice per le singole controparti beneficiarie sia come banca autorizzata, referente nei confronti del MIPAAF, per l’intero contratto.
La misura è diretta al sostegno dei contratti di filiera, finalizzati alla realizzazione di programmi di investimento che partendo dalla produzione agricola si sviluppino nei diversi segmenti della filiera agroalimentare ed agro-energetica. Il tutto in un ambito territoriale multi regionale, e attraverso un accordo siglato da più beneficiari. Questo genere di contratti si sviluppa nei diversi segmenti della filiera agroalimentare, intesa come insieme delle fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli e agroalimentari.
“L’adesione di Intesa Sanpaolo al quinto bando sui contratti di filiera è un ulteriore segnale concreto per il settore agroalimentare, un sostegno nella continuità verso le aggregazioni di impresa a cui la nostra banca ha dedicato già da tempo attenzione attraverso il programma Sviluppo Filiere” – ha dichiarato Massimiliano Cattozzi (nella foto), Responsabile direzione agribusiness Intesa Sanpaolo. “Il PNRR prevede importanti iniziative e risorse con l’obiettivo di determinare un vero e proprio cambio di paradigma dell’intero settore agroalimentare nazionale. Noi vogliamo esserne protagonisti a fianco delle nostre imprese, mettendo a disposizione risorse e professionisti della direzione Agribusiness, il centro di eccellenza del Gruppo dedicato all’agricoltura”.
I CONTRATTI DI FILIERA E IL PNRR
La misura si colloca nell’ambito della “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Missione 2 del PNRR, e mira a migliorare da un lato le prestazioni globali e la sostenibilità dell’azienda agricola, attraverso una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione; dall’altro l’ambiente naturale, o le condizioni di igiene e di benessere animale.
Sono ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera il cui importo complessivo degli investimenti sia compreso tra quattro e 50 milioni di euro. L’erogazione del finanziamento e del contributo in conto capitale avviene a fronte di SAL, subordinati al verificarsi delle condizioni previste di volta in volta, dal contratto di finanziamento e dalla normativa applicabile. La durata è compresa tra un minimo di quattro anni e un massimo di 15 anni, incluso l’eventuale pre ammortamento fino a quattro anni.
IL PROGRAMMA SVILUPPO FILIERE
La valorizzazione delle aggregazioni di impresa, sia quando si tratti di catene di fornitura, sia di progettualità condivisa, come nel caso dei contratti di filiera del quinto bando MIPAAF, è centrale nell’attività di Intesa Sanpaolo a supporto dell’economia reale. L’impegno della banca in questi ambiti si concretizza infatti già da tempo attraverso il programma Sviluppo Filiere: le piccole e medie imprese fornitrici strategiche del champion possono beneficiare dell’appartenenza alla filiera in termini di migliori condizioni di accesso al credito. Nel settore agro-alimentare la banca ha già attivato 170 contratti di filiera che coinvolgono oltre 6.500 fornitori, oltre 22.000 dipendenti del capo filiera, per un volume d’affari complessivo di 22 miliardi di euro.