Quest’anno tra i vincitori della 23esima edizione del Pomodorino D’Oro c’è la Società Agricola Zavaroni di Mamiano (Pr), che si aggiudica il premio per la categoria “pomodoro tondo” per la terza volta dopo le edizioni del 2005 e il 2014.
“La vittoria del Pomodorino D’Oro – spiegano i titolari Luca e Alessandro Zavaroni – è una grande soddisfazione che ripaga di tutto l’impegno che ogni anno mettiamo in campo per trapiantare, irrigare e raccogliere le nostre produzioni. Quest’anno, in particolare, viste le condizioni di crisi idrica che si sono manifestate già in primavera, abbiamo deciso di puntare su una produzione di alta qualità, in modo da ottimizzare i benefici della poca acqua disponibile. I sacrifici non sono stati pochi. Come tutti gli agricoltori abbiamo dovuto fronteggiare le difficoltà legate all’aumento delle materie prime e alla siccità. Ma ancora una volta il massimo impegno per la qualità delle produzioni ci ha premiato e questo ci rende molto orgogliosi. Le nostre coltivazioni sono in una delle zone, quella a Sud di Parma città, dove si trovano alcuni dei terreni maggiormente vocati per una produzione di pomodoro da industria di grande qualità. Ma allo stesso tempo sono alcune delle aree che vanno maggiormente in crisi per la siccità. Servirebbero dei piccoli invasi a uso plurimo per raccogliere l’acqua quando disponibile e utilizzarla quando necessario. Tra l’altro quegli stessi invasi potrebbero essere utili non solo per l’agricoltura nei mesi estivi, ma allo stesso tempo utilizzati per altre attività come la pesca sportiva o la canoa, come per altro succede già in altre regioni. Sarebbero investimenti lungimiranti”.
Di questo argomento se ne parla nel Tomato – Annual Report 2022, nell’intervista all’Oi Pomodoro da Industria Centro-Nord della sezione Players. Sfoglia la versione digitale della rivista nel nostro Knowledge Center.
BUONI POSIZIONAMENTI PER LE AZIENDE PARMIGIANE
Nella classifica del Pomodorino D’Oro 2022 di Mutti, nei primi 40 posti ci sono ben sei aziende socie di Confagricoltura Parma, oltre alla Sociatà Agricola Zavaroni: la società agricola Vitali, guidata da Giulia Alessandri (quinta classificata); l’azienda agricola La Nave di Romano e Guido Ceresini (14esimo posto); la società agricola La Grande (17esimo posto); Marani Gianpaolo (23esimo posto) e la società agricola Prada Luigi e Fabio (29esima).
“Vedere tante aziende di Confagricoltura nella classifica del Pomodorino D’Oro Mutti – commentano il Presidente di Confagricoltura Parma Mario Marini e il Direttore Eugenio Zedda – è motivo di grande orgoglio per la nostra organizzazione agricola e uno stimolo ulteriore, sul piano sindacale, per continuare a impegnarci per la valorizzazione delle produzioni made in Italy. Quello del pomodoro da industria è un settore che da anni ha sposato l’innovazione cercando di ottenere produzioni sempre più sostenibili con una costante ricerca per un uso efficiente della risorsa idrica e per una produzione che abbia valori qualitativi sempre più elevati”.